"Nel continuo confronto tra il servizio sociale e l'Arer vengono esaminate tutte le situazioni dei nuclei assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che incorrono in un provvedimento di decadenza, mettendo in atto le azioni possibili per consentire ai nuclei che attraversano una condizione di fragilità di mantenere la propria abitazione, sempre con la finalità preventiva di evitare gli sgomberi forzosi. Questo, anche verificando la possibilità di accesso alla morosità incolpevole".
"Sono 34 le decadenze su cui si sta lavorando - ha aggiunto - al fine di scongiurare lo sgombero forzoso nell'ultimo biennio: 12 decadenze si sono risolte con un rilascio volontario dell'alloggio, una è stata differita grazie al contributo per la morosità incolpevole e tre sono quelle sospese in attesa di conclusione degli accertamenti anagrafici da parte del Comune di residenza. Sono 18 gli sgomberi effettivamente eseguiti dal 2022 ad oggi, mentre due sono le situazioni che vedranno lo sgombero forzoso nei prossimi giorni e che sono dovute non ai mancati pagamenti ma al fatto che i due nuclei assegnatari non vivono stabilmente nell'alloggio assegnato, pur avendone la residenza anagrafica e che, nonostante le ripetute ricerche, risultano irreperibili sul territorio valdostano".
Erika Guichardaz (Pcp) si è detta confortata nel sapere che "nessuno rimarrà senza un tetto sopra la testa, anche se abbiamo segnalato più volte che invece ci sono persone che dormono in auto: ricordo che nel mese di dicembre 2022 il Consiglio ha approvato una mozione che impegnava il Governo a costituire una Commissione, entro 60 giorni, per affrontare le criticità della legge in materia di politiche abitative e trovare opportune soluzioni. È passato ormai molto tempo e, non solo non abbiamo trovato la soluzione, ma 18 famiglie hanno dovuto lasciare la casa".