(ANSA) - AOSTA, 30 OTT - Durante un'interpellanza di Chiara
Minelli in Consiglio regionale sulla violenza di genere "i
goliardici consiglieri si passavano di mano in mano,
sghignazzando a favore di camera, il telefono con le foto degli
insulti sessisti che hanno decorato recentemente le auto di
alcuni coscritti e che la consigliera, a fronte di una
segnalazione, chiedeva di stigmatizzare per poi proporre un
monitoraggio dei segnali di aggressione verbale e culturale
contro le donne". E' la denuncia di "Non una di meno Valle
d'Aosta" che aggiunge: "Cultura dello stupro e diffusione
dell'immagine femminile in accostamento alla sottomissione
sessuale non ci sembrano fare parte della festa o del
divertimento, ma una degenerazione dei rapporti fra i generi
molto pericolosa, soprattutto nelle generazioni più giovani, e
troppo spesso addirittura istigata dal compiacimento di adulti
'maturi'".
"La denuncia o, meglio, la semplice e doverosa richiesta di
mantenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica e delle
istituzioni in merito alla violenza di genere nelle sue più
ampie espressioni - prosegue - riesce ogni volta a scatenare le
reazioni più machiste e misogine, insieme al completo e
consapevole travisamento delle intenzioni e dei contenuti
espressi da chi pretende la fine di comportamenti, gesti e
linguaggi che celebrano l'aggressione sessuale travestendo la
riduzione a oggetto di predazione della donna con una pretesa
quanto incomprensibile goliardia". Infine "l'insulto, le
molestie e gli appellativi degradanti non sono un problema di
decoro, non sono divertenti, non sono 'tradechon'. Fanno
semplicemente schifo, sono un distillato di violenza
patriarcale". (ANSA).
Non una di meno, in Consiglio si ride su violenza di genere
Durante un'interpellanza della consigliera Minelli