"La crescente apprensione che segna i rapporti tra le due società concessionarie del traforo italo-svizzero, ma anche tra i due Paesi, va quanto prima stemperata. Lavoriamo per stimolare un continuo impegno del Governo italiano, sollecitando anche iniziative ministeriali che possano accompagnare le azioni di Sitrasb nell'accollo della propria parte di lavori, nell'attesa di una rapida conclusione positiva della domanda posta alla Commissione europea per attivare al più presto il percorso di proroga della concessione, agevolando anche le operazioni di manutenzione in itinere".
"La situazione nasce dal cedimento di una trave della soffittatura che il 21 settembre 2017 ha determinato la chiusura per circa tre mesi del traforo, poi riaperto a dicembre a seguito degli interventi di messa in sicurezza che, sin da allora, avevano evidenziato l'esigenza di un più generale intervento di rifacimento della soletta di ventilazione, ora in via di realizzazione. Il finanziamento di questo intervento straordinario, per circa 26 milioni di euro, non è contemplato dalla convenzione di concessione a Sitrasb perché non previsto né prevedibile e la società italiana ha chiesto allo Stato concedente alcune garanzie per poter ammortizzare i nuovi costi, in termini di proroga della concessione, di un finanziamento statale dedicato o di un formale riconoscimento del valore di subentro".
Nella commissione mista del traforo del Gran San Bernardo "è emerso il sostegno della Commissione e della delegazione italiana in primis affinché la realizzazione dei lavori da parte della concessionaria svizzera Tunnel du Grand-Saint-Bernard Sa, per la quale Sitrasb dovrà contribuire al 50% dei costi, sia accompagnata da una adeguata proroga della concessione per l'esercizio del traforo, oggi in scadenza al 2034", ha proseguito Testolin. "La possibilità della proroga ha già trovato risposta favorevole da parte della Confederazione svizzera. Per parte italiana, invece, è stata avviata l'interlocuzione con l'Unione europea, attualmente in corso, al fine della preventiva valutazione di compatibilità con le norme.
In assenza di determinazioni, la Società e il Governo svizzeri hanno sollecitato la parte italiana, e in primo luogo Sitrasb ancora in attesa delle decisioni governative".
Per Claudio Restano (Misto) "non emerge nessuna azione dei parlamentari valdostani e sarebbe opportuno coinvolgerli in un'audizione in Commissione anche con il Presidente di Sitrasb".
Secondo Erijka Guichardaz (Pcp) "in Parlamento a Roma domani sarà discusso un question time in Commissione trasporti, che viene però da un parlamentare piemontese. Chissà che questo non serva da stimolo all'azione dei nostri parlamentari che ancora una volta non sono pervenuti. Rimaniamo inoltre molto perplessi sul fatto che in sede di audizione, il Presidente di Sistrab ha tenuto nascosto quanto oggi comunicato dal Governo".
Tunnel G.S.Bernardo, "apprensione con Svizzera va stemperata"
Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin