(ANSA) - AOSTA, 24 NOV - Quattro spot "forti e diretti", per sfatare luoghi comuni. Quattro brevi monologhi portati in scena dall'attore Francesco Rizzuto che, tolti i panni del cabarettista di Zelig, riflette e fa riflettere sui diversi tipi di violenza contro le donne, e su come siano ancora insiti nella vita di tutti i giorni.
"Quando c'è un problema bisogna parlarne per tentare di risolverlo", ha detto il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, durante la presentazione della campagna. "E' un problema - ha spiegato - che riguarda tutti, è un problema di civiltà.
Occorre cambiare una mentalità, il modo di relazionarsi, che non ha nulla a che vedere con i sentimenti ma con i rapporti di potere, di forza, che poi degenerano. Ed è questa necessità di cambiamento che emerge da questi spot".
In ognuno dei quattro spot, Rizzuto posa a terra una pedana, ci sale sopra, guarda dritto in camera e inizia a parlare a voce alta. Sotto lo sguardo stranito di chi si trova attorno: dagli operai edili di un cantiere della val d'Ayas, in mezzo ai quali riflette sul cat-calling, agli avventori di un bar del centro di Aosta, dove l'attore palermitano si concentra sul tema dello stupro. Sino allo spogliatoio maschile dove descrive il 'ciclo della violenza' davanti a una squadra di hockey e alla palestra in cui spiega cos'è lo stalking.
Tutti gli spot sono introdotti con le parti più controverse di celebri canzoni italiane, da 'Bella stronza' di Marco Masini a 'Ricominciamo' di Adriano Pappalardo. "Il target è formato dagli uomini con più di 50 anni", ha spiegato il regista, Davide Bongiovanni. "Ci siamo presentati in questi contesti dove nessuno ci aspettava - ha assicurato - con l'incognita di dover chiedere la liberatoria solo al termine, anche se poi abbiamo avuto il consenso di tutti". L'iniziativa ha raccolto l'adesione delle consigliere di parità di diverse regioni italiane: Basilicata, Emilia-Romagna, Calabria, Friuli-Venezia-Giulia.
"Apprezzo questa campagna - ha detto il pm Manlio D'Ambrosi, che si occupa ogni giorno di casi di violenza contro le donne - perché si rivolge agli uomini. Al contrario, negli anni passati, in altri contesti ci si focalizzava spesso sulle donne, generando anche vittimizzazione secondaria". (ANSA).
'Gli uomini che cambiano', quattro spot forti contro la violenza sulle donne
Rizzuto toglie i panni del cabarettista e sfida i luoghi comuni