La quinta Commissione "Servizi sociali" del Consiglio Valle ha espresso parere favorevole a maggioranza - astensione dei gruppi Lega VdA e Forza Italia - sul disegno di legge che contiene disposizioni organizzative straordinarie urgenti e temporanee e per assicurare la regolare erogazione e la qualità dei servizi essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale.
Il provvedimento è composto di otto articoli che introducono un'indennità sanitaria temporanea per il triennio 2023-2025 per il personale delle professioni sanitarie del comparto sanità e per la dirigenza non medica, veterinaria e delle professioni sanitarie titolari di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno e parziale, con l'Azienda Usl.
Relatori del disegno di legge sono Albert Chatrian (AV-VdAU) per la maggioranza e Claudio Restano (Misto) per la minoranza. Il testo ha anche avuto il parere di compatibilità finanziaria, sempre a maggioranza (astenuti Lega VdA e RV), da parte della seconda Commissione.
"L'atto sarà portato all'attenzione del Consiglio - dichiara il Presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani (FP-PD) - già nell'adunanza convocata per mercoledì e giovedì prossimi.
Con questo disegno di legge completiamo il percorso di valorizzazione delle esperienze professionali del personale sanitario avviato con la prima legge di attrattività 22/2022 che aveva introdotto un'indennità sanitaria temporanea per medici e infermieri con il requisito del tempo indeterminato e pieno con l'Ausl. Oggi, estendiamo quindi l'indennità a tutti i professionisti sanitari".
«Questa mattina - sottolinea Restano - ho presentato un emendamento al testo di legge: la mia proposta va nella direzione di specificare in legge gli importi da destinare al personale, ossia 800 euro lordi per la dirigenza non medica e veterinaria e 350 euro per il personale delle professioni sanitarie, come per altro indicato nella legge 22/2022 sull'attrattività sanitaria per medici e infermieri. Questo affinché siano trattati tutti alla stessa maniera: noi riteniamo che in sanità non ci debbano essere né figli e né figliastri".
"Il nostro voto di astensione è dovuto alla mancanza di chiarezza - osserva Mauro Baccega (FI) - rispetto al numero di beneficiari coinvolti nella misura e agli importi da erogare: ci riserviamo di esprimerci altrimenti in Aula sulla base degli approfondimenti che abbiamo richiesto e sull'emendamento del Consigliere Restano che noi abbiamo sostenuto. Questo provvedimento è un altro passo per valorizzare i professionisti della sanità, anche se rimangono esclusi gli operatori socio-sanitari, i comparti amministrativo e tecnico, le dirigenze amministrativa e professionale: continueremo a lavorare affinché tutto il personale possa ricevere una indennità sanitaria". Anche il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, pur sostenendo "la necessità di questo provvedimento che allarga la platea per l'indennità sanitaria", si dice "in disaccordo con la maggioranza che continua a non sostenere gli operatori socio-sanitari, che al pari delle altre figure sanitarie meritano invece di essere valorizzati".
Indennità ai sanitari, via libera in commissione alla legge
Astensione di Lega e Forza Italia