Valle d'Aosta

Testolin, "in Valle d'Aosta pubblico impiego è poco attrattivo"

"Il francese non è mai stato freno a immigrazione intellettuale"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 10 GEN - "Il pubblico impiego è poco attrattivo. È un aspetto che interessa tutta Italia e si acuisce in realtà come la Valle d'Aosta, probabilmente ritenute troppo marginali e un po' più care, anche se interessanti da un punto di vista socio-ambientale. Si ha anche l'impressione che stiano proprio cambiando la percezione e le aspettative delle giovani generazioni verso il lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, rispondendo in aula ad un'interpellanza di Forza Italia sul reclutamento del personale del comparto pubblico.
    "Poche possibilità di carriera, mobilità e gratificazione professionale: sono considerazioni che ritornano spesso nelle analisi sul pubblico impiego, oltre alla scarsa considerazione nei confronti dei dipendenti pubblici che pare essere una caratteristica tutta italiana e anche valdostana" ha aggiunto.
    "Inoltre, il personale regionale ha retribuzioni medie in alcuni casi non esattamente in linea con quello delle altre Regioni italiane - ha proseguito Testolin - e non beneficia di altri benefit che invece esistono altrove, pur avendo competenze e responsabilità che in altre Regioni non esistono. Si potrebbe quindi avere il sospetto che non sia e non sia mai stato il francese il freno 'all'immigrazione intellettuale' ma che anzi andrebbe riconsiderato come punto di forza della comunità valdostana. Occorre sicuramente mettere in atto delle iniziative di attrattività".
    La replica di Mauro Baccega (Forza Italia): "Abbiamo dei problemi ad essere attrattivi. Bisogna lavorare in questo senso: le leggi fino ad ora emanate avevano come obiettivo quello di dare delle risposte ma non hanno risolto i problemi che continuano a presentarsi in maniera ripetitiva. Una volta stabilito che il francese non è l'ostacolo per acquisire nuove professionalità, bisogna individuare e superare le criticità che minano l'attrattività dei posti pubblici". (ANSA).
   

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