Valle d'Aosta

Approvato il disegno di legge in materia di contratti pubblici

Rv e Lega: "Presenti criticità evidenziate dalle associazioni di categoria"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 26 GEN - Il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (Uv, Fp-Pd, AV-Vdau, Pla, Sa) e 15 astensioni (Lega Vda, Rv, Pcp, Fi, Gm), le disposizioni organizzative urgenti in materia di centralizzazione delle funzioni di committenza e di contratti pubblici. Il disegno di legge, presentato dalla giunta il 19 dicembre 2023 e riformulato durante l'esame in terza commissione, si compone di dieci articoli che riorganizzano la normativa regionale di settore alla luce dell'entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 36/2023).
    Paolo Cretier (Fp-Pd), illustrando l'atto, ha evidenziato: "Si definiscono gli obblighi di centralizzazione per acquisizione di forniture e servizi tramite Inva come Centrale unica di committenza (Cuc) e affidamento di contratti di lavoro nella qualità di Stazione unica appaltante (Sua) per l'acquisizione di servizi di architettura e ingegneria. Viene inoltre rafforzata la centralità dell'elenco regionale degli operatori economici costituito presso la Sua. Gli obblighi informativi e di pubblicità digitale avvengono attraverso la piattaforma regionale di approvvigionamento digitale quale nodo regionale interconnesso con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici presso l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Per quanto riguarda la Consulta regionale per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, sono definiti la composizione e i delegati, le modalità di funzionamento e i compiti attribuiti".
    "Qui - ha osservato Luca Distort (Lega) - mancano il richiamo all'equo compenso e gli strumenti di aggiornamento dell'elenco prezzi, strutturando il contributo di analisi svolto dai professionisti, che avrebbe potuto essere valorizzato con un corretto iter tra portale dedicato e strutture regionali - come da loro proposto -, perché i dati dovrebbero diventare patrimonio comune di tutti".
    Il capogruppo di Rv, Stefano Aggravi, ha evidenziato una serie di criticità contenute nel testo "sulle quali anche le associazioni di categoria hanno rappresentato le loro perplessità in fase di audizione in commissione". Ad esempio "per la particolare conformazione del nostro territorio, il prezzo standard può avere un peso economico differente in fondovalle rispetto a quello in una vallata laterale. È stata chiesta anche una maggiore omogeneità dei comportamenti delle stazioni uniche appaltanti, non solo in riferimento agli enti locali ma anche alle società partecipate. Altra necessità evidenziata dagli auditi è la maggiore semplificazione delle procedure".
    Per il il presidente della terza commissione, Albert Chatrian (Av-Vdau) "con questa legge, abbiamo caricato la Consulta regionale per i contratti pubblici di molte incombenze: l'auspicio è che l'assessorato con i suoi uffici possa accompagnare il suo lavoro fornendo gli elementi utili per farvi fronte. Sono soddisfatto del lavoro svolto in commissione: c'è stato un percorso di confronto produttivo, che ha portato a modifiche che hanno sicuramente migliorato il testo".
    "Ci siamo concentrati - ha detto l'assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet -. per assicurare uniformità e omogeneità nella gestione delle procedure delle stazioni appaltanti a beneficio degli operatori economici, puntando alla valorizzazione degli imprenditori locali anche attraverso la gestione trasparente e oggettiva dell'elenco delle imprese per la selezione dei soggetti da invitare alle procedure negoziate".
    (ANSA).
   

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