(ANSA) - AOSTA, 07 FEB - "In seguito all'ultimo monitoraggio,
risulterebbero 10 branchi presenti nel territorio regionale, un
numero comunque significativo. Il lupo ferito, avvistato nella
zona di Arvier, è stato catturato dagli agenti del Corpo
forestale e dai veterinari convenzionati con il Centro recupero
animali selvatici nel mese di marzo 2022.
"Per quanto riguarda gli attacchi al mondo agricolo, le
predazioni nel 2023 sono state 38, la maggior parte avvenute in
allevamenti totalmente privi di misure di prevenzione, per un
totale di 66 capi tra cui 32 ovini, quattro caprini e 30
bovini", ha aggiunto Carrel.
"Si tratta - ha commentato Ganis - di una situazione che
dipende in gran parte dalla normativa europea. Tuttavia, un
progetto importante come Wolfalps", a cui la Regione aveva
aderito prima dell'insediamento di Carrel, "non ha risolto il
problema e la presenza del lupo sul nostro territorio è
aumentata. Le regioni dell'Arco alpino non possono stare a
guardare ma devono rispondere concretamente. Rileviamo che sul
nostro territorio, in alcuni casi, i capi predati sono in
diminuzione a dimostrazione della bontà degli interventi
realizzati che però non sono stati risolutivi. Occorre agire
sulla gestione del lupo con un piano d'azione specifico
prendendo spunto anche da quanto è già praticato in Francia per
tutelare il mondo agricolo e quello faunistico venatorio".
(ANSA).
Dieci branchi di lupi in Valle d'Aosta, 66 capi predati nel 2023
Ganis: "Occorre agire prendendo spunto dalla Francia"