Valle d'Aosta

Zermatt-Cervinia, Guichardaz "c'è stata un'errata valutazione"

Restano: "Voci critiche sulle capacità gestionali del governo"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 03 APR - "L'errata valutazione c'è stata eccome. Non solo gli atleti hanno espresso criticità, ma anche scienziati, glaciologi ed esperti. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di queste scelte. Non siamo poi per niente convinte che i soldi impiegati abbiano avuto ricadute positive d'immagine tramite i media. Anzi! I riscontri ci sembrano decisamente negativi: dalla questione del rispetto dell'ambiente, deturpato dalle ruspe che scavavano il ghiacciaio, a quella del corretto impiego delle risorse economiche, tenuto conto che non abbiamo nemmeno avuto rimborsi per le cancellazioni degli anni scorsi". Lo ha detto la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz, replicando all'assessore allo Sport, Giulio Grosjacques, che ha risposto a due interrogazioni sulla cancellazione delle gare di Coppa del mondo di sci a Zermatt-Cervinia per la prossima stagione.
    Guchardaz aveva dichiarato che "l'annullamento delle gare in pieno autunno si era già verificato nei due anni precedenti, con uno stanziamento regionale, previsto per legge, di 650 mila euro all'anno per l'organizzazione dell'evento. Oltre a questa somma sono stati concessi contributi anche da altri enti pubblici, sono stati effettuati servizi dal Soccorso alpino valdostano, dall'Ausl, dall'École hôtelière e impiegate risorse per la creazione del tracciato, intervenendo, tra le altre cose, con lavori di scavo sul ghiacciaio della Valtournenche su cui sono in corso indagini da parte delle procure svizzera e italiana. Il governo sembra orientato a richiedere un 'risarcimento sportivo', ma il danno non è tuttavia limitato a tale ambito".
    L'altra interrogazione era stata presentata da Claudio Restano (Misto). "I valdostani - ha detto - hanno messo un grande impegno per organizzare questi eventi, dimostrando le loro capacità e una grande professionalità", Inoltre "la Coppa del mondo di sci non è l'unico evento annullato per il quale si chiede un risarcimento sportivo ma si aggiunge al Giro di d'Italia. Sul territorio si stanno sollevando varie voci critiche che si interrogano sulle capacità gestionali del governo nel settore organizzativo sportivo o se si tratti semplicemente di sfortuna". (ANSA).
   

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