Valle d'Aosta

Lega, "l'Inarpa è alle porte e il problema lupo non è ancora risolto"

Carrel: "Al lavoro su una nuova legge, ci sono misure di protezione"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 22 MAG - Secondo il gruppo Lega il "problema della presenza del lupo" per il mondo dell'allevamento non è ancora risolto in Valle d'Aosta. La questione è stata sollevata in aula con un'interpellanza del consigliere Christian Ganis.
    Il gruppo ha evidenziato "le preoccupazioni degli allevatori con particolare riguardo alla fase di 'inarpa' delle mandrie per sfruttare i pascoli degli alpeggi, ricordando che le misure messe a disposizione fino ad ora non si sono rivelate risolutive".
    "Pur apprezzando l'impegno dell'assessore" all'Agricoltura, Marco Carrel, il gruppo Lega "ha rimarcato che il problema, già segnalato nel 2021, non è stato risolto. All'epoca erano stati previsti incontri formativi con gli enti locali di cui non si ha conferma, le misure di prevenzione per cui erano stati stanziati 70mila euro non hanno sortito gli effetti auspicati. Ad oggi, il numero dei capi per cui è stata presentata una richiesta di indennizzo sono 66 ma non si dispone di un dato reale sulle effettive predazioni". Inoltre "le misure di prevenzione, ancorché da aggiornare, sono dei palliativi: gli allevatori chiedono di poter svolgere il proprio lavoro in tutta serenità rientrando a settembre nelle stalle con tutti i capi e non solo quelli rimasti. Serve dunque un intervento più incisivo da parte del governo in tutte le sedi".
    L'assessore all'Agricoltura, Marco Carrel, ha segnalato che i suoi uffici "stanno lavorando a una nuova legge sui danni da fauna selvatica e sulle relative misure di prevenzione per dare maggiore sostegno agli agricoltori, in attesa anche della conclusione dell'iter dell'Unione europea per il declassamento dello status del lupo da specie 'strettamente protetta' a 'protetta'. Gli allevatori possono ricorrere a delle misure di protezione, anche combinate (recinzioni elettrificate, dissuasori acustici e luminosi, cani da guardiania, collari anti lupo dotati di ultrasuono e di led luminosi molto intensi), che rientrano in quelle previste dalla delibera 1407/2021 che riconosce un contributo regionale del 90% per una spesa massima ammessa di 2 mila euro". Riguardo ai numeri, ha detto l'assessore, "l'ultimo monitoraggio dell'Ispra sulla popolazione del lupo nel corso della stagione invernale 2023-2024 a livello nazionale non è ancora disponibile".
    Carrel è intervenuto anche "in fase di formulazione del Piano regionale faunistico-regionale inserendo dei contenuti specifici su questa tematica. È stata data particolare attenzione alla necessità di promuovere protocolli locali specifici che contengano i criteri e gli obiettivi per gestire in maniera tempestiva, a livello locale, le criticità legate alla presenza del predatore, al fine di assicurare la convivenza del lupo con le attività agricolo-pastorali". Infine "si sta lavorando, di concerto con le altre Regioni, per cercare di riattivare l'iter per fare approvare in via definitiva il Piano nazionale di gestione del lupo che è fermo da troppo tempo ormai". (ANSA).
   

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