Valle d'Aosta

Assestamento bilancio, opposizione all'attacco su avanzo

"Problemi di programmazione e mancata capacità di spendere"

Redazione Ansa

Opposizione all'attacco sull'assestamento di bilancio 2023 della Regione Valle d'Aosta.
    Nel mirino l'avanzo di bilancio che ammonta a quasi 300 milioni di euro. Per Progetto civico progressista "questo rendiconto dimostra che l'attività effettivamente svolta dalla Regione è ulteriormente peggiorata, evidenziando una seria incapacità di programmare e investire". "Gli effetti più evidenti - spiegano - sono i servizi che non funzionano e le opere che non partono, in tutti i settori: dalla scuola, alla sanità, dalle infrastrutture all'ambiente. Dal 2019 ad oggi, l'avanzo passa da 176 milioni a 294 milioni, il Fondo pluriennale vincolato è più che triplicato e il 40% delle risorse non viene utilizzato nell'anno. Dati enormi che non fanno ben sperare e che dimostrano spreco di risorse e tempo inseguendo progetti faraonici e anacronistici anziché progetti concretizzabili in tempi brevi, sostenibili e generatori di economia sana".
    Secondo la Lega Vda si tratta di "un assestamento che non ha precedenti sia per i numeri dell'avanzo, sia perché arriva in Aula senza avere fatto alcuna audizione in Commissione". "Questo avanzo 'monstre' - osservano i consiglieri del Carroccio - evidenzia un problema di programmazione e una mancata capacità di spendere le risorse messe a disposizione con il bilancio di previsione: occorre una riflessione per fare in modo che termini come 'contributi straordinari' o 'operare in deroga' non diventino una normalità. Il misero 6% che viene destinato al sociale dimostra una scarsa attenzione verso le fasce più deboli della società, così come non si affrontano seriamente le problematiche degli enti locali e dei collegamenti intervallivi".
    Il gruppo Forza Italia ha poi ricordato di "aver ripetutamente sollecitato l'attenzione del Governo su questo aspetto: le entrate dovrebbero essere pianificate in funzione delle esigenze di spesa ed è profondamente sbagliato chiedere al cittadino di contribuire per importi superiori a quelli che si utilizzano".
    "Sarebbe, quindi, opportuno smaltire l'avanzo - aggiungono - anche attraverso la riduzione delle entrate: abbassando la pressione fiscale su Irpef e Irap e riconoscendo maggiori ristori ai Comuni finalizzati ad abbassare il peso dell'Imu. Il quadro generale del bilancio dà la rappresentazione plastica di un sistema che ha dimostrato tutti i suoi limiti: è stata spesa solo una minima parte delle risorse pubbliche a disposizione alla Regione, ma anche degli enti locali con conseguente mancanza di riscontro in termini di servizi e investimenti per i valdostani".
    Il gruppo Misto ha parlato di "prepotenza politica della maggioranza perché questi disegni di legge arrivano in Aula senza confronto, denotando una mancanza di attenzione nei confronti dei Consiglieri: ci vuole rispetto dei ruoli e questo rispetto è venuto a mancare; il Governo non è il padrone della Regione, sono i valdostani ad esserlo. L'avanzo di amministrazione è figlio della confusione politica che regna in Valle d'Aosta: i valdostani non si aspettano dei cambi di programma semestrali, vogliono una continuità di pianificazione e di attuazione. Qui si tratta di scelte politiche".
    Infine Rassemblement Valdôtain ha giudicato "strumentale l'allocazione tout-court di risorse per far fronte a un non meglio definito 'cambiamento climatico', senza sviluppare il senso di quanto affermato". "Si tratta di un bilancio gonfiato - hanno detto i consiglieri di Rv - che permetterà di fare elargizioni a tutti i settori senza tenere conto delle reali difficoltà dei valdostani, che sono ormai abituati a vedere solo interventi a spot con la concessione di contributi eccezionali. Le priorità del Governo sono ispirate da visioni di tipo utilitaristico-politico e non ragionate per il bene della comunità". 
   

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