Valle d'Aosta

Valle d'Aosta rivede la legge sugli animali da affezione

Marzi, nuovo approccio. Sammaritani, vigileremo

Redazione Ansa

"E' intenzione revisionare la legge anche a seguito dell'entrata in vigore del regolamento europeo che, accanto a cani, gatti e furetti considera animali da compagnia anche quelli non tradizionali che sono ormai molto presenti nelle abitazioni (invertebrati acquatici, anfibi, rettili, volatili, mammiferi come roditori e conigli).
    L'aggiornamento è necessario anche alla luce del manuale operativo redatto dal Ministero della salute per la gestione e il funzionamento del sistema di identificazione registrazione degli operatori degli stabilimenti e degli animali. La revisione sarà affrontata anche con un nuovo approccio, più ampio e migliorato, rispetto al benessere animale". Lo ha detto l'assessore alla salute, Carlo Marzi, rispondendo in aula ad un'interpellanza della Lega Vda sulla revisione della legge regionale sugli animali da affezione.
    "Gli uffici dell'Assessorato - ha aggiunto - hanno già iniziato la revisione della legge con l'intenzione di avviare, nelle prossime settimane, le audizioni di tutte le associazioni animaliste presenti sul territorio regionale, dei servizi veterinari che si occupano della sanità animale, dell'epidemiologia e dell'epidemiologia veterinaria, del benessere animale da compagnia, dell'igiene di allevamenti e produzioni zootecniche, dell'ordine dei medici veterinari, delle strutture competenti del Dipartimento politiche sociali, del Celva e del Corpo forestale regionale, oltre che di ogni altro soggetto che si riterrà necessario e utile coinvolgere al fine di arrivare alla stesura di un documento il più possibile condiviso. In questa ottica aperta e condivisa, intendiamo anche approcciare la procedura ad evidenza pubblica per il rinnovo della gestione del canile/gattile regionale alla quale stiamo lavorando".
    Il consigliere Paolo Sammaritani (Lega Vda) ha auspicato che "la sensibilità su questi temi sia sempre più manifestata da parte del Governo regionale, la nostra attenzione sarà costante su questo tema fino alla conclusione della revisione della legge.
    Sarà poi importante applicare la norma in maniera sensata e concreta. Attualmente il problema dei gatti è fattivo: il gattile può ricoverare solo i gatti incidentati ma non quelli abbandonati. La competenza è demandata ai Comuni che, tuttavia, non hanno personale, strutture e le necessarie competenze per far fronte al problema. A questo si aggiunga il senso di impotenza dell'associazione di volontari che gestisce il canile/gattile nel rispondere negativamente alle richieste e segnalazioni della cittadinanza, rimandando a rivolgersi a un 'altrove' che non esiste". 
   

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