Valle d'Aosta

Testolin, "eredità del passato aiuta ad affrontare l'emergenza"

"Briglie contenimento in molti casi hanno protetto abitazioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 10 LUG - "Abbiamo affrontato la criticità di questa situazione, che ha toccato in particolare due territori ma nel complesso quaranta comuni, con alle spalle la determinazione, la coscienza e l'organizzazione di quello che questi eventi in passato ci hanno lasciato come eredità.
    Un'eredità che è stata ben impiegata". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, intervenendo in Consiglio Valle sull'ondata di maltempo che ha colpito la regione a fine giugno. "Parto dagli aspetti positivi - ha aggiunto - e cioè che non ci sono stati danni alle persone o vittime sul nostro territorio. Diciamo che la fortuna ha inciso, ma non solo: c'è anche tutta una serie di interventi e di opere che nel tempo sono state costruite, quali le briglie di contenimento nelle zone più 'delicate' che hanno funzionato, proteggendo gli abitati". "La macchina organizzativa si è attivata fin da subito - ha proseguito - a partire dalla serata del 29 giugno, coinvolgendo tutte le professionalità presenti sul nostro territorio. La priorità ora è di riattivare le infrastrutture primarie che sono state fortemente colpite, ovvero la messa in sicurezza delle aste torrentizie e il ripristino della viabilità di Cogne. Poi la sistemazione degli acquedotti e delle fognature".
    Testolin ha poi annunciato che "sarà da inserire un emendamento nella legge di variazione di bilancio riguardo alla possibilità di sospensione dei mutui per le aziende interessate dalle inondazioni che hanno subito dei danni, così come quelle che sono attualmente ferme a causa della chiusura della viabilità stradale".
    "Ad una settimana dall'alluvione che ha colpito 40 comuni della nostra Valle - ha detto mauro Baccega (Forza Italia) - è il momento di avviare il ritorno alla normalità per tutti gli operatori: occorre individuare le risorse appropriate e le priorità di intervento. È più che mai opportuna una prima tranche di ristori per consentire agli operatori economici di ripartire. Abbinato a questo, occorrerà un'adeguata azione di comunicazione per far sapere all'Italia e all'estero che in Valle d'Aosta si può venire a trascorrere una splendida vacanza in montagna in assoluta sicurezza". Per il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, "nelle difficoltà emerge il carattere della comunità e lo sforzo importante compiuto dalla macchina dei soccorsi da parte di professionisti e volontari: questa crisi deve servirci per riflettere, innanzitutto sull'importanza delle attività di prevenzione e pianificazione che dev'essere sempre continua e aggiornata".
    "La priorità che tutti condividiamo - ha aggiunto Stefano Aggravi (Rassemblement valdotain) - è che bisogna fare presto per la riattivazione dei collegamenti e delle infrastrutture strategiche oltre che per far ripartire le attività economiche.
    Ci auguriamo che al di là della giusta gestione dell'emergenza, si possa anche aprire un dibattito su viabilità alternative da sfruttare per il soccorso e come via di fuga, per Cogne in particolare". La Capogruppo di Progetto civico progressista, Erika Guichardaz, ha osservato: "Situazioni di questo tipo sono sempre più frequenti perché i cambiamenti climatici esistono e continuano ad incidere in modo pesante sulla vita di tutti noi.
    Serve un'altra politica, un'altra gestione non solo dei cambiamenti climatici. Vogliamo ricordare che esiste un collegamento tra Pila e Cogne attraverso la galleria del Drinc che si potrebbe utilizzare per le emergenze come fortemente sostenuto dai Sindaci Ruffier e Cottino: proponiamo quindi di coinvolgere il Reggimento Genio dei ferrovieri per effettuare al più presto un sopralluogo".
    Il capogruppo di Fp-Pd, Paolo Cretier, ha voluto sottolineare che "il sistema di allarme regionale e comunale ha funzionato, così come la macchina del soccorso dei professionisti e di quel volontariato che è sul posto da sempre e che, per primo, da sempre, interviene in caso di criticità. La comunità valdostana ha rotto gli indugi e si è rimboccata le maniche senza piangersi addosso, pur consapevole dei danni che ci sarebbero stati. La politica sta facendo la sua parte con i dossier aperti per la conta dei danni, la ricerca di risorse economiche per i ristori e i contatti con il Governo centrale". (ANSA).
   

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