(ANSA) - AOSTA, 12 SET - Si aprirà domenica 15 settembre
prossimo la nona edizione del Frontline training Camp di Arvier,
un percorso formativo Hefat (Hostile environment first aid
training), rivolto a giornalisti e operatori umanitari che
lavorano in zone di crisi e di guerra. Organizzato
dall'Associazione Six Degrees in collaborazione con la Tactical
Rescue Unit/Tactical firearms Academy, con il patrocinio del
Consiglio regionale della Valle d'Aosta e del Comune di Arvier e
con il sostegno del Lions Club 'Aosta Mont-Blanc' e Neon Optic,
l'iniziativa ha l'obiettivo di permettere l'acquisizione di
tutte le competenze necessarie per operare nella massima
sicurezza possibile in contesti ad alto rischio.
Il programma del training Camp di Arvier, primo corso Hefat
in Italia, è caratterizzato da un percorso immersivo, capace di
trasferire le conoscenze attraverso l'esperienza diretta di
situazioni tipiche di contesti di crisi. Questa edizione vede la
partecipazione di 15 giornalisti e operatori umanitari
provenienti da tutta Italia e impegnati in varie zone di crisi,
in particolar modo Palestina, Africa occidentale, Medio oriente
e Ucraina, e di oltre venti membri dello staff, professionisti e
specialisti in vari settori.
Il training durerà sette giorni, fino a domenica 22
settembre, con un programma che contiene l'imprescindibile
formazione in ambito Nbc (rischio Nucleare, biologico, chimico),
Sere (Survival, evasion, resistance and escape) e una nuova
formazione sulla difesa passiva da droni Fpv (First person
view). Il programma negli anni si è infatti costantemente
aggiornato e ampliato, per rispondere con maggiore efficacia
alle esigenze formative dei giornalisti e degli operatori
umanitari.
Anche quest'anno, il training Camp di Arvier assicura crediti
formativi per i giornalisti iscritti all'Ordine dei giornalisti.
Ad affiancare il giornalista Ugo Lucio Borga e lo staff
dell'Associazione Six Degrees nella conduzione del training, vi
saranno quest'anno due giornaliste con uno straordinario
bagaglio di talento ed esperienza: Nancy Porsia, giornalista
freelance esperta di Medio Oriente e Nord Africa, e Luciana
Coluccello, reporter di guerra, inviata di Piazza Pulita (La7),
che ha seguito l'escalation della guerra in Ucraina fin dalle
fasi iniziali.
Dal 2015 a oggi, il Frontline training Camp di Arvier ha formato
e brevettato oltre 130 giornalisti e operatori umanitari, ancora
oggi impegnati in varie aree di crisi in tutto il mondo.
"La prima edizione del training Camp di Arvier - ricorda il
presidente di Six Degrees, Ugo Lucio Borga - si è svolta nel
settembre del 2015. Il Comune di Arvier è stato colpito, nel
corso dell'occupazione nazifascista, da una strage che ne ha
segnato profondamente la storia e la coscienza collettiva, e si
è quindi dimostrato disponibile a sostenere un percorso
formativo volto ad assicurare la migliore formazione possibile a
giornalisti e operatori umanitari. Preparare questi
professionisti a lavorare nella massima sicurezza possibile in
zone ad altissimo rischio contribuisce a garantire la libertà di
stampa, il diritto dovere di cronaca e l'indispensabile
contributo delle organizzazioni umanitarie che offrono sostegno
alle popolazioni colpite da eventi bellici e disastri naturali".
(ANSA).
Al via la nona edizione del Frontline Training Camp di Arvier
Formazione per giornalisti e operatori in zone di crisi