Valle d'Aosta

Pcp, dai vertici di Cva un meditato attacco ad alzo zero

"In commissione non è stata un'audizione ma una conferenza"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 29 NOV - "La convocazione della quarta Commissione prevedeva una audizione dei vertici Cva per un 'aggiornamento sull'andamento della gestione' della società. In realtà ci siamo trovate di fronte ad una conferenza di oltre due ore dell'amministratore delegato di Cva, finalizzata a contestare, punto per punto, le critiche che stiamo facendo rispetto alle scelte e ai comportamenti della società". Lo scrivono in una nota le consigliere del gruppo Progetto civico progressista, Chiara Minelli e Erika Guichardaz, commentando l'audizione in quarta Commissione.
    "Dalle finalità della legge istitutiva di Cva del 2000, alle scelte del Piano strategico 2023-2027, al ruolo di direzione della Regione, agli emolumenti degli amministratori, alle richieste di accesso presentate - evidenziano -, il dottor Argirò ha cercato di rispondere al nostro gruppo, con tanto di slides in cui erano riportati articoli, interventi e immagini dell'attività di Pcp. Una impostazione del tutto sconcertante e ridondante. Considerata la lunghezza degli interventi dell'amministratore delegato, che hanno occupato praticamente tutta la mattina, non è stato possibile replicare puntualmente, né porre domande importanti rispetto ai problemi che ora Cva deve affrontare, anche alla luce dello schema di norma di attuazione dello Statuto per le concessioni idroelettriche".
    Concludono: "Quello del dottor Argirò e dei vertici di Cva è stato un meditato attacco ad alzo zero a Pcp e ad altre persone che, nei loro rispettivi ruoli, hanno espresso dissenso. Cva ha tutto il diritto di esporre le sue convinzioni, ma non può usare una Commissione consiliare per attaccare il lavoro di consiglieri, di forze politiche e di persone che non condividono la sua azione. Se ha delle cose da comunicare per ottenere la risonanza che auspica, Cva convochi una conferenza stampa e si esprima in quella sede. Le accuse, le richieste censorie e i tentativi di intimidazione sono inaccettabili e li respingiamo con fermezza". (ANSA).
   

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