Valle d'Aosta

Crisi in Palestina, Valle d'Aosta chiede un cessate il fuoco

Respinta mozione su riconoscimento dello Stato di Palestina

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 19 DIC - Con 32 voti a favore e tre astensioni il Consiglio Valle ha approvato una risoluzione del gruppo Rassemblement Valdôtain per il cessate il fuoco umanitario nel Medio Oriente. Sullo stesso argomento una mozione di Pcp che chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina è stata invece respinta con 28 voti di astensione e sette voti a favore.
    La risoluzione "esprime piena solidarietà a tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti da un conflitto che sembra non avere soluzione né pace, in particolare i più deboli". Inoltre "impegna il Governo regionale ad attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, per chiedere al Governo nazionale di incoraggiare ogni azione utile a garantire il cessate il fuoco umanitario nelle aree interessate dagli scontri, l'immediata liberazione degli ostaggi, la sicurezza dei due popoli e l'operatività degli aiuti umanitari per la popolazione civile a Gaza".
    "La nostra risoluzione - ha spiegato Stefano Aggravi (Pcp) - vuole essere una soluzione mediana, che ribadisce l'indiscutibile diritto del popolo israeliano e del popolo palestinese di esistere in modo autonomo e indipendente.
    Tuttavia, oggi all'interno dello stesso popolo palestinese si protrae da tempo un conflitto tra Hamas, la sua componente più radicale, e Fatah, la sua componente più moderata: scontro che necessita prioritariamente di una 'soluzione di pace palestinese' funzionale tra l'altro a favorire il rilancio delle trattative con la controparte israeliana. La prospettata soluzione del 'due popoli, due Stati' non si potrà mai concretamente realizzare fino a quando l'Autorità nazionale palestinese non si evolverà realmente in un'autorità sovrana operante nei territori palestinesi, capace di emanciparsi da ogni organizzazione terroristica. Riconoscere oggi lo Stato di Palestina pone quindi un problema di base".
    Per quanto riguarda la mozione respinta Erika Guichardaz (Pcp) ha sottolineato: "Il riconoscimento internazionale di questo Stato non è ancora pienamente compiuto ed è necessario definire la questione una volta per tutte: sarà la base di partenza per definire la crisi mediorientale attualmente in atto. Riconoscere lo Stato di Palestina non è solo un atto formale: è uno strumento per garantire quelle condizioni di parità nei negoziati tra Palestina e Israele e significa dare un segnale forte in favore del rispetto del diritto internazionale oltre che per riaffermare il nostro impegno per tutti i diritti umani". (ANSA).
   

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