Valle d'Aosta

Educazione sessuale a scuola, respinta mozione Lega Vda

Manfrin, rischio propaganda. Guichardaz, iniziativa inutile

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 19 DIC - Con 14 voti a favore, 13 voti contrari e otto astensioni il Consiglio Valle ha respinto una mozione della Lega Vda voleva impegnare la Giunta "a promuovere un adeguato confronto con tutti i soggetti interessati sulle tematiche dell'educazione affettiva e sessuale anche finalizzata all'adozione di linee guida valevoli per tutto il sistema d'istruzione regionale: tali linee volevano ribadire la necessità che lo spazio scolastico sia caratterizzato da un'adeguata neutralità, in qualsiasi forma di insegnamento scolastico, e che tutte le attività proposte nelle scuole rispondano a criteri di rispetto e di libertà, che favoriscano la costruzione di un sapere critico per gli studenti escludendo che l'insegnamento venga utilizzato per propagandare tra i giovani, in modo unilaterale e acritico, modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta 'ideologia gender'".
    "I media riportano di iniziative divulgative organizzate nelle scuole - ha detto Andrea Manfrin (Lega Vda) - che, talvolta, vengono utilizzate come palco privilegiato della propaganda dell'ideologia gender. Così facendo viene proposto un unico punto di vista che scade anche in strumentalizzazione quando, invece, la scuola dovrebbe essere luogo di confronto delle idee nel rispetto di tutte le sensibilità. Il Ministero dell'istruzione nel 2015 aveva chiarito che tra le conoscenze da trasmettere non rientra in nessun modo l'ideologia gender".
    Secondo l'assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, "si sopravvaluta il ruolo della scuola nel trattare gli argomenti legati all'educazione sessuale e all'affettività, purtroppo, ed è certificato da studi prestigiosi e accreditati, l'influenza maggiore nei confronti dei nostri giovani è esercitata dai siti pornografici, di facile accesso, anche a causa dell'assenza di percorsi obbligatori sul tema". "Le scuole, grazie all'educazione civica, possono promuovere nei giovani una crescita critica e consapevole - ha aggiunto - contribuendo in tal modo al contrasto della violenza e degli stereotipi di genere. Tuttavia, questo è un compito che deve coinvolgere tutta la comunità educante, politici compresi, e non solo la scuola. In Valle d'Aosta, comunque, l'Usl offre percorsi di educazione alla sessualità avulsi da ogni tipo di ideologia, basati sul rispetto e sull'equilibrio tra i sessi, che non promuovono in alcun modo fantomatiche teorie gender. Ritengo questa mozione inutile e marcatamente ideologica e ribadisco l'impegno delle istituzioni scolastiche nel favorire un confronto continuo, aperto con gli studenti e le loro famiglie".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it