Valle d'Aosta

Usl, il sistema di valutazione dei Lea è un problema storico della Valle d'Aosta

Uberti: "Dati migliorano, nel 2023 attendo altri progressi"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 15 LUG - "Questo sistema di valutazione è un problema storico della Valle d'Aosta, legato a specificità della nostra regione, piccola e con una organizzazione tra sanità e servizi socio assistenziali diversa dalle altre regioni, e i flussi ministeriali non leggono questa diversità. Pertanto, molta attività che svolgiamo non veniva conteggiata. Abbiamo recuperato in parte nel 2022, inserendo a forza questi dati. Nel 2023 avremo l'effetto pieno. Il dato sintetico è comunque ancora insoddisfacente ma in miglioramento, quindi sono fiducioso che i dati del 2023 mostreranno ulteriori progressi". Così il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Massimo Uberti, nei giorni scorsi aveva commentato in anteprima i dati sui Lea diffusi oggi dal ministero della Salute.
    "I tre livelli di punteggio Lea (attività 2022 per Ospedale, Prevenzione e Territorio) che contribuiscono al punteggio generale - riferisce Uberti - sono ancora insoddisfacenti ma in netto miglioramento. La Prevenzione sta migliorando significativamente.
    Per quanto riguarda l'ospedale, andiamo bene sull'uso dei posti letto ospedalieri e la frequenza di ricovero. Per la frattura di femore, siamo migliorati e rientriamo nel range positivo. Per l'asportazione della colecisti e i tagli cesarei, abbiamo ancora margini di miglioramento. Su questi due settori ci stiamo confrontando con i clinici per capire le motivazioni dietro certe decisioni e cercare di allinearci agli standard.
    Tuttavia, ci sono specificità locali, come la Terapia intensiva neonatale a due ore di ambulanza, che influenzano le decisioni cliniche in Valle d'Aosta".
    Per il Territorio "ci sono otto indicatori. siamo penalizzati dagli ultimi due, in cui andavamo benissimo ma che non contano più quest'anno. Per i pazienti in assistenza domiciliare, abbiamo moltiplicato per sette il numero di pazienti seguiti nel 2022, passando da 7,13 a 49. Nel 2023, ci aspettiamo di raggiungere l'ottimale, come già certificato dal Ministero.
    Le variabili migliorano ma non sono ancora perfette. Per la psichiatria, la percentuale di ricoveri ripetuti è migliorata, passando dal 10% all'8%".
    Infine "anche sulla prevenzione, abbiamo migliorato le coperture vaccinali e siamo migliorati nello screening, anche se il Covid ha influenzato il numero di pazienti da chiamare. Ora abbiamo un andamento variabile, con anni in cui faremo più screening e altri in cui ne faremo meno.
    Il quadro complessivo è positivo e in miglioramento rispetto all'anno precedente. Quindi, direi che la situazione è abbastanza buona". (ANSA).
   

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