Valle d'Aosta

Ospedale Parini in affanno, Marzi "monitoriamo la situazione"

Oggi due posti letto liberi e 12 persone in attesa di ricovero

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 06 AGO - "Questa mattina alle ore 9 il totale dei posti liberi in ospedale era di due. In pronto soccorso c'erano 20 persone in attesa, di cui 12 in boarding, cioè in attesa di un posto letto". Così l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, commentando la situazione dell'ospedale Parini in questi giorni di inizio agosto che hanno visto aumentare i flussi turistici in Valle d'Aosta. Per "chi governa è assolutamente necessario avere un quadro continuativo di una situazione di difficoltà che noi conosciamo e che monitoriamo più o meno ogni sei ore", ha detto Marzi.
    "Il mese di luglio - ha sottolineato l'assessore - ha visto una situazione, grazie alle scelte sono state fatte, assolutamente migliore di quella che abbiamo vissuto" in precedenza. Ora "visto che sappiamo che questi sono i flussi, quotidianamente cerchiamo di porre in essere delle situazioni straordinarie. Con l'avvio del mese di agosto, quindi con l'avvio del mese più caldo dell'anno, naturalmente si sono venute a sommare una serie di situazioni che però io non definirei dantesche", ha detto Marzi in riferimento a un post del capogruppo della Lega in Consiglio Valle, Andrea Manfrin.
    Per tutta la notte le persone in attesa in pronto soccorso, ha aggiunto l'assessore, "sono state visionate naturalmente sulle barelle previste, perché di fatto la situazione di queste persone in boarding riguarda alcuni giovani valdostani che si sono fatti male, e ci sono poi 12 pazienti valdostani che sono in attesa di avere dei posti letto, perché sono tutte quante persone con problematiche di natura cronica. Vuol dire che non dovrebbero stazionare in pronto soccorso, ma avere accesso immediato nei reparti di riferimento".
    La sanità valdostana ha quindi agito per liberare posti letto ospedalieri per i pazienti in via di dimissione (nella 'discharge room') e incrementare se possibile le dimissioni dalle "strutture regionali che accolgono pazienti cronici". Si tratta di "una catena, tanto per essere chiari", ha detto Marzi.
    "Allo stesso tempo sono stati anche chiamati a collaborare tutti i medici di medicina generale per la gestione dei fenomeni cronici" tramite le Uca (Unità di continuità assistenziale) e "si stanno prevedendo una serie di dimissioni dalla medicina, tre dai reparti chirurgici e due dimissioni dalle strutture di Variney e Perloz". (ANSA).
   

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