Valle d'Aosta

Tumori, compie 5 anni progetto protezione famiglie fragili

Marzi, "importante intervento tempestivo e integrato"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 12 OTT - Compie cinque anni il il progetto di Protezione delle famiglie fragili oncologiche in Valle d'Aosta.
    "La malattia oncologica - si legge in una nota - porta con sé paura, incertezza, debolezza, e può rendere estremamente vulnerabili le persone e le famiglie che hanno al loro interno elementi delicati e di fragilità, famiglie che hanno problemi economici, figli ancora piccoli o adolescenti, che non hanno nessuno su cui contare, che devono affrontare la disabilità, oppure la dipendenza, il disagio psichico. Per dar loro sostegno, l'Usl della Valle d'Aosta, in collaborazione con l'associazione Viola e la cooperativa sociale Noi e gli Altri, prosegue con il Progetto protezione famiglie fragili che dal 2019 ha supportato complessivamente 164 nuclei familiari, con oltre 300 persone coinvolte tra pazienti e famigliari, e una crescita significativa ogni anno: 7 nuclei nel 2019, 21 nel 2020, 25 nel 2021, 49 nel 2022, 37 nel 2023, e 23 fino a ottobre 2024". Per rilanciare il progetto e celebrare i 5 anni di attività, il 15 ottobre alle 17, nello Spazio Plus (ex Cittadella dei Giovani), si terrà un evento aperto al pubblico.
    Il progetto è articolato come sostegno mirato e tempestivo nelle diverse fasi del percorso terapeutico e assistenziale, dalla diagnosi alla cura, fino al lutto. Il modello operativo è quello della rete che coinvolge operatori sanitari, sociali ed educativi, collaborando strettamente con le organizzazioni di volontariato locali. "Il lavoro svolto in questi cinque anni - commenta l'assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi - testimonia l'importanza di un intervento tempestivo e integrato tra le diverse figure sanitarie e assistenziali, che oltre ad alleviare il paziente sostiene e rafforza le prospettive di vita e di benessere dell'intero nucleo familiare. Da tempo, grazie al fondamentale supporto delle realtà sociali coinvolte, attorno al malato oncologico nascono e si sviluppano sensibilità e iniziative originali: è un grande aiuto dato al paziente anche nelle diverse situazioni di solitudine e scoramento e che agevola le necessità dei familiari che lo assistono, migliorandone significativamente il percorso di cura". (ANSA).
   

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