Valle d'Aosta

Emergenza sanitaria, nuovi accordi tra Valle d'Aosta e Piemonte

Marzi, "le collaborazioni tra regioni sono fondamentali"

Emergenza sanitaria, nuovi accordi tra Valle d'Aosta e Piemonte

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 10 FEB - La Giunta regionale della Valle d'Aosta ha approvato la sottoscrizione di due accordi con la regione Piemonte diretti a formalizzare la costituzione delle reti interregionali per le patologie-tempo dipendenti. In dettaglio la delibera approva i piani di Rete regionale cardiologica per l'emergenza e di Rete regionale trauma in Valle d'Aosta, oltre agli schemi di accordo tra la Valle d'Aosta e il Piemonte per l'implementazione della rete per l'emergenza cardiochirurgica e l'implementazione della rete di emergenza-urgenza per il trauma.
    "Le collaborazioni tra le regioni sono fondamentali per intervenire sul territorio il più rapidamente possibile - osserva l'assessore Carlo Marzi - per la presa in carico dei pazienti che subiscono delle emergenze. Sovente, le guarigioni da problemi cardiologici e da traumi dipendono fortemente dalla rapidità con cui vengono assunte le decisioni e messi in atto gli interventi, sin dall'insorgenza dei sintomi o dal trauma subito. E' quindi fondamentale collaborare per dare risposte rapide ed efficaci, garantendo che ogni cittadino, indipendentemente dalla posizione geografica della propria comunità, abbia accesso alle cure migliori nel minor tempo possibile". "Con l'Assessore Riboldi della Regione Piemonte -conclude Marzi - abbiamo condiviso l'importanza di formalizzare le collaborazioni tecnico-cliniche già in corso tra l'Usl della Valle d'Aosta ed alcune strutture sanitarie piemontesi, con l'intento di proseguire nel percorso avviato, comprendendo nel futuro collaborazioni in altre delicate patologie".
    Gli accordi regolamentano l'assistenza interregionale integrata nell'ambito delle discipline e specialità cliniche correlate alle emergenze cardiologiche e al trauma maggiore, al fine di garantire la migliore presa in carico dei pazienti sulla base della complessità clinica. (ANSA).
   

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