Valle d'Aosta

Medici in pensione curano gratis i non abbienti ad Aosta

Nasce l'Associazione diritto alla salute, visite dal 3 marzo

Medici in pensione curano gratis i non abbienti ad Aosta

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 14 FEB - E' nata in Valle d'Aosta un'associazione che si occupa di visitare gratuitamente persone in difficoltà prive delle risorse necessarie per potersi curare.
    "Dal 3 marzo prossimo inizieremo l'attività", ha annunciato in conferenza stampa a nome della neonata Associazione diritto alla salute (Das) il dottor Sergio Crotta, già primario di gastroenterologia dell'ospedale Parini di Aosta.
    Le visite specialistiche saranno effettuate presso gli spazi del consultorio di Pont-Suaz, a Charvensod - messi a disposizione dall'Usl - per due pomeriggi a settimana, il mercoledì e il giovedì, dalle 16.30. In futuro si potrebbero svolgere negli spazi dell'azienda sanitaria in via Guido Rey, ad Aosta.
    L'associazione ha riunito 43 volontari - per la maggior professionisti in pensione - tra cui 35 medici (quattro di loro ancora in servizio all'Usl), due psicologi, due infermieri, un assistente sociale. Tutti hanno aderito con "entusiasmo".
    Saranno possibili visite di 24 specialità, dalla cardiologia all'endocrinologia, passando per l'ortopedia e l'urologia.
    Dall'inizio del prossimo marzo gli interessati potranno contattare l'associazione al numero 3756871911. Gli utenti saranno individuati anche grazie al lavoro di Caritas e servizi sociali. "Preferiremmo pazienti già passati dal proprio medico curante, che ha chiesto una visita specialistica che per qualche ragione non si riesce ad eseguire", ha detto Crotta. Prima delle visite sono previsti colloqui di accettazione il martedì e il venerdì dalle 16 alle 18.
    "Il nostro operato sarà in collaborazione con l'Usl. Se la visita specialistica tramite il sistema sanitario richiede mesi d'attesa, il cittadino abbiente la fa privatamente. Io spero di poter risolvere il 50% dei problemi", ha aggiunto il dottor Crotta.
    Riguardo a eventuali esami da disporre d'urgenza dopo le visite, si seguirà la via della segnalazione all'Usl mentre per i medicinali prescritti un'ipotesi è la collaborazione con il Banco farmaceutico. Rispetto all'ipotesi di "furbetti", ha detto Crotta, "non vorremmo arrivare a chiedere l'Isee al paziente. A Ivrea" un'associazione analoga quando si trova in questi casi "chiede una donazione" da parte dell'utente.
    I fondi sono stati trovati grazie alle quote di adesione dei soci (100 euro ciascuno) e alle donazioni di Fondazione comunitaria Vda (15.000 euro), Lion club (4.500 euro).
    L'associazione Les amis du coeur ha fornito un elettrocardiografo. (ANSA).
   

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