Valle d'Aosta

Introduzione dell'assistente infermiere, dubbi dei sindacati

Fp Cgil, Uil Fpl e Shc intervengono dopo l'annuncio di Marzi

Introduzione dell'assistente infermiere, dubbi dei sindacati

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 15 FEB - Fp Cgil, Uil Fpl e Shc, sindacato di categoria degli operatori socio sanitari, esprimono dubbi e perplessità, con diverse sfumature, sull'avvio dei lavori - annunciato in Consiglio Valle dall'assessore alla Sanità, Carlo Marzi - per istituire in Valle d'Aosta la figura dell'assistente infermiere.
    "La Conferenza Stato-Regioni - scrive Fp Cgil in una nota - ha deliberato ad ottobre 2024, l'atto di istituzione della nuova figura professionale. A Roma come ad Aosta però, il ruolo anche critico del sindacato è stato accuratamente escluso". Secondo l'organizzazione di categoria "la creazione di tale figura professionale, riveste un tentativo maldestro di coprire le omissioni in termini di stanziamento di adeguate risorse finanziarie, per il mantenimento e sviluppo del sistema sanitario pubblico e universale". Inoltre "il percorso di valorizzazione degli operatori socio sanitari, non può passare realizzando una figura che 'scimmiotta' l'infermiera generica ormai anacronistica".
    "Sebbene - sostiene Uil Fpl in un proprio comunicato - siano definiti durata e requisiti di ammissione al corso per assistente Infermiere, è doveroso sottolineare che ci sono numerosi aspetti da approfondire, come l'inquadramento economico a seconda del Ccnl applicato. Come Uil non vogliamo che ci siano discriminazioni alcune e tanto meno un utilizzo improprio di questa nuova figura con differenze tra settore pubblico, privato e terzo settore". La Uil "ritiene fondamentale che prima di intraprendere qualsiasi percorso bisognerebbe attendere quanto emergerà dall'incontro del 20 febbraio 2025 tra Aran e organizzazioni sindacali sul Ccnl 2022-2024".
    Secondo Shc l'ipotesi di introdurre la figura dell'assistente infermiere "è una scelta inaccettabile, che rappresenta un vero e proprio attacco al ruolo degli operatori socio-sanitari (Oss) e all'intero assetto del sistema sanitario". In questo senso "la decisione di richiedere 24 mesi di esperienza come Oss per accedere ai corsi di assistente infermiere è una presa in giro".
    (ANSA).
   

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