Dall'inizio dell'emergenza coronavirus all'ospedale Parini di Aosta è stato registrato un "calo sensibile ed anomalo" dei pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto (-45% tra gennaio e aprile) - nonché un ritardo maggiore nella richiesta di soccorso - e per ictus.
"Questo fenomeno non può far altro che tradursi in un aumento della mortalità extraospedaliera per infarto o arresto cardiaco - spiega il direttore di Cardiologia, Paolo Scacciatella - e in un aumento dei pazienti con scompenso cardiaco che richiederanno cure cardiologiche nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda l'ictus, nel periodo marzo-aprile è stata registrata una riduzione del 70% degli accessi. "Provando a quantificare il problema - spiega il direttore di Neurologia, Guido Giardini - si è determinato che nel periodo primo marzo-27 aprile 2020 i ricoveri per ischemia ed emorragia cerebrale sono stati 17, mentre nel medesimo periodo del 2019 erano stati 62.
E' chiaro che tali numeri andranno interpretati per valutarne le cause e la portata. Sicuramente una riduzione così marcata, di circa il 70%, delle malattie cerebrovascolari non trova un preciso riscontro epidemiologico".
Coronavirus: crollano ricoveri al Parini per infarto e ictus
In aumento mortalità extraospedaliera e pazienti con scompensi