"Abbiamo messo 50 milioni all'anno in più per la sanità dal 2021, ma i risultati percepiti dai valdostani sono sempre peggiori. Ci sono delle richieste di medici di prolungare il loro percorso di lavoro che non vengono accettate: questa è una vergogna assoluta perché il nostro servizio sanitario manca di medici.
La replica dell'assessore Carlo Marzi: "Nel 2022 sono pervenute tre domande da parte di dirigenti medici che non hanno la responsabilità di una Struttura complessa che sono state tutte accolte. Nel 2023 sono pervenute due domande di cui una non accolta. La normativa in materia di trattenimento in servizio dispone che la richiesta debba provenire dal lavoratore e che l'azienda sanitaria, svolte le opportune valutazioni, possa accoglierla o meno. La prassi aziendale prevede l'acquisizione del parere motivato del Direttore della struttura di appartenenza del medico e la conseguente determinazione aziendale. Secondo l'Ausl questa procedura risponde a un corretto principio di attribuzione dei legittimi margini di autonomia a chi ha in capo le responsabilità delle attività.
Pertanto, la valutazione e la decisione sono sempre state demandate al Direttore di Struttura complessa che ha la responsabilità dell'équipe. L'Azienda ha determinato le proprie risposte in base ai pareri resi dai direttori di Struttura complessa coinvolti. Ne deriva che il parere dell'Ausl possa risultare diverso a seconda delle diverse istanze presentate".
"La competenza sulla permanenza o meno dei medici in servizio - ha concluso - è prettamente organizzativa e, quindi, esclusivamente in capo ai Direttori di struttura complessa. Su questo tema, come su tutte le materie che attengono all'autonomia organizzativa dell'Azienda, non è corretto che la Regione interferisca".
Marquis, "più soldi nella sanità ma i risultati peggiorano"
Marzi, "Regione non interferisce su autonomia organizzativa Usl"