Un incremento del 7% della produzione di vino, che passa da 17.000 a 18.
"Il settore vitivinicolo italiano - ha aggiunto Raffaele Borriello, direttore generale dell'Ismea - ha dato prova di una straordinaria capacità di ripresa e resilienza, riuscendo a reggere l'urto di questa crisi senza precedenti che si è abbattuta sul sistema produttivo globale. Desta naturalmente preoccupazione la flessione sui mercati esteri, dopo 20 anni di crescita ininterrotta, e lo spettro di una recessione economica globale, ma il sistema vitivinicolo italiano appare solido e in grado di tornare sui livelli a cui ci aveva abituato". Infine il presidente dell'Unione italiana vini, Ernesto Abbona: "Il bilancio previsionale della vendemmia si annuncia positivo sia per la diffusa qualità delle uve, con diverse punte di eccellenza, sia per la quantità".
Vino: in Valle d'Aosta cresce 7% produzione nel 2020
Si prospetta anche un'ottima qualità