(ANSA) - AOSTA, 28 SET - Tra i canali della Serenissima come
nel cuore delle Alpi, il sovraffollamento turistico non conosce
confini in alcune stagioni dell'anno. Per scoraggiare il "mordi
e fuggi", ai piedi del Cervino si pensa a un contributo di
accesso obbligatorio, come quello introdotto nei mesi scorsi a
Venezia.
Invece in Italia, a Cervinia, il problema sembra meno sentito.
"Per il momento non se n'è mai parlato. Si tratta di questioni
che sarebbero da valutare con gli operatori turistici, con il
consorzio", dice interpellato dall'ANSA Massimo Chatrian,
vicesindaco di Valtournenche, comune che comprende la frazione
di Breuil-Cervinia. "Se in futuro - aggiunge - l'idea dovesse
essere presa in considerazione, bisognerebbe capire prima di
tutto il funzionamento di questo sistema e poi analizzare i
possibili ritorni".
A Zermatt il biglietto chiamato Green tag (etichetta verde) -
a indicare la volontà di finanziare progetti sostenibili con i
suoi proventi - potrebbe essere pagato tramite app. La sua
eventuale introduzione mira a spingere i visitatori a rimanere
più a lungo, soggiornando nelle strutture ricettive della
località. Verrebbero esclusi fornitori, artigiani, e coloro che
vanno a visitare altre persone che abitano nel comune. La
proposta, affrontata la primavera scorsa durante un incontro tra
amministratori locali e operatori turistici, è ancora in fase di
valutazione secondo le testate giornalistiche svizzere. (ANSA).
Ai piedi del Cervino si pensa a un ticket turistico come Venezia
L'idea a Zermatt è di 12 franchi, Cervinia "qui non se ne è ancora parlato"