Oltretevere

Siti tradizionalisti, 'Papa rivede regole del conclave'

Sala stampa vaticana: 'Non risulta'. Melloni: 'Non è un cda'

Redazione Ansa

(di Manuela Tulli) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 05 NOV - Il Papa vuole rivedere le regole del conclave: è la notizia rimbalzata su alcuni siti tradizionalisti come Messainlatino, The Pillar, The Remnant.
    Secondo quanto riportano questi blog, alcuni dei quali molto vicini ai cattolici conservatori americani, il Papa starebbe studiando una riforma della Universi Dominici gregis, la costituzione apostolica di Giovanni Paolo II del 1996, con il cardinale Gianfranco Ghirlanda, canonista. Si parla anche della partecipazione dei laici (e tra questi delle donne) alla scelta del nuovo Papa.
    "Non risulta che la notizia abbia fondamento", commentano dalla sala stampa vaticana.
    Le novità principali riguarderebbero le Congregazioni generali, le riunioni di confronto che precedono il Conclave, che dovrebbero essere condotte non con tanti interventi alla platea, come si è fatto nel passato, ma con lo stile dei piccoli gruppi di lavoro, come è avvenuto nell'ultimo Sinodo. Dalle Congregazioni generali verrebbero esclusi i cardinali ultraottantenni.
    Quanto al conclave vero e proprio, "i cardinali elettori, la maggioranza dei quali, tra l'altro, scelti da Papa Francesco, esprimerebbero solo il settantacinque per cento dei voti, mentre il restante venticinque per cento sarebbe composto da laici (donne comprese), e religiosi nominati da Papa Francesco stesso prima che la Sede Apostolica diventi vacante", riferisce il blog conservatore Messainlatino.
    Come era immaginabile, anche se dal Vaticano è arrivata la precisazione che si tratta di ipotesi "senza fondamento", la notizia ha scatenato il dibattito in rete. Cambiare le modalità del conclave è infatti come scardinare una tradizione millenaria.
    Nel dibattito sui social interviene anche lo storico Alberto Melloni: "Il cardinalato è stato conferito molte volte a laici e non c'è nulla che impedisca al Papa di darlo alle battezzate: ma il problema del Conclave è l'opposto. Non l'elezione del Ceo di una global company ma di un vescovo di Roma scelto con tempo e saggezza". Ed infatti, anche se ci sono delle votazioni, si dice che la scelta del Pontefice sia guidata dallo Spirito Santo.
    A proposito del conclave è da ricordare che per essere eletto Papa, in teoria, non è necessario essere un cardinale e neanche un vescovo. Basta essere un maschio battezzato e celibe. "Se l'eletto fosse privo del carattere episcopale, sia immediatamente ordinato vescovo", si legge nel codice di diritto canonico.
    Questo attiene al diritto passivo; quanto invece al diritto attivo, ovvero quello che spetta a chi elegge, le regole del conclave, che sembrano immutabili anche per la liturgia e la solennità che le accompagnano, in realtà sono cambiate decine di volte. Nei primi secoli, anzi, non era strano che un Papa indicasse il suo successore (come si dice abbia fatto San Pietro), ma non sempre la sua indicazione fu seguita.
    Pensiamo anche all'idea stessa di conclave, ovvero 'cum clave', con i cardinali chiusi nella Sistina e poi costretti a dormire sul posto fino all'elezione, in sistemazioni alla buona nel Palazzo apostolico. Dal 2005 invece votano e poi vanno a dormire più comodamente nell'albergo di Santa Marta, l'attuale residenza di Papa Francesco. (ANSA).
   

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