Oltretevere

Papa, viviamo in un mondo di guerre perché nessuno ascolta più

Ai giovani Taizé, 'costruite ponti, Gesù non escludeva nessuno'

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Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 DIC - "Viviamo in tempi difficili con conflitti e guerre sparsi nel mondo, perché nessuno ascolta più. Vi esorto a farlo, osate nel costruire un mondo diverso, un mondo di ascolto, dialogo e apertura". Lo dice il Papa nel Messaggio per il 46° incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé.
    "Cari amici - prosegue il Messaggio inviato dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, a nome di Papa Francesco - viviamo in un mondo pieno di rumore dove i valori del silenzio e dell'ascolto sono soffocati. In questo contesto vi invito a riscoprire la dimensione profonda dell'ascolto. Ascoltare è un atto d'amore. È al centro della fiducia. Senza ascolto, poche cose possono farla crescere o svilupparsi. Ascoltare ti permette di dare all'altra persona lo spazio di cui ha bisogno per esistere".
    "Spesso abbiamo l'impressione - si legge ancora nel Messaggio ai giovani di Taizé riuniti a Lubiana, in Slovenia - che chi grida più forte sia degno di essere ascoltato. Purtroppo oggi la violenza sta guadagnando sempre più terreno".
    Il Papa invita dunque i giovani a "camminare insieme" per "sbarrare la strada all'emarginazione, alla chiusura, alla esclusione e al rifiuto di categorie di persone. Diventate costruttori di ponti tra popoli, culture e religioni, per un mondo stabile e aperto". "Dobbiamo impegnarci a vivere come il nostro Maestro e Signore Gesù che non escludeva nessuno nel suo percorso", "riconosceva la presenza di Dio in coloro che erano ai margini della società e anche persone che non appartenevano al suo popolo".
    Il Pontefice chiede infine ai giovani di dare, attraverso le parole e le azioni, "un messaggio forte al nostro mondo che rifiuta categorie vulnerabili" e di rendere "concreti i tuoi sogni d'amore, di giustizia, di pace". "Vivi nel presente. Non sacrificare la tua preziosa giovinezza sull'altare del piacere, della artificiosità e superficialità. Non lasciare che i tuoi sogni ti vengano rubati e aiuta a costruire una società degna di questo nome", conclude il Messaggio del Papa. (ANSA).
   

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