(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 DIC - "Viviamo in tempi
difficili con conflitti e guerre sparsi nel mondo, perché
nessuno ascolta più. Vi esorto a farlo, osate nel costruire un
mondo diverso, un mondo di ascolto, dialogo e apertura".
"Cari amici - prosegue il Messaggio inviato dal cardinale
Segretario di Stato, Pietro Parolin, a nome di Papa Francesco -
viviamo in un mondo pieno di rumore dove i valori del silenzio e
dell'ascolto sono soffocati. In questo contesto vi invito a
riscoprire la dimensione profonda dell'ascolto. Ascoltare è un
atto d'amore. È al centro della fiducia. Senza ascolto, poche
cose possono farla crescere o svilupparsi. Ascoltare ti permette
di dare all'altra persona lo spazio di cui ha bisogno per
esistere".
"Spesso abbiamo l'impressione - si legge ancora nel Messaggio
ai giovani di Taizé riuniti a Lubiana, in Slovenia - che chi
grida più forte sia degno di essere ascoltato. Purtroppo oggi la
violenza sta guadagnando sempre più terreno".
Il Papa invita dunque i giovani a "camminare insieme" per
"sbarrare la strada all'emarginazione, alla chiusura, alla
esclusione e al rifiuto di categorie di persone. Diventate
costruttori di ponti tra popoli, culture e religioni, per un
mondo stabile e aperto". "Dobbiamo impegnarci a vivere come il
nostro Maestro e Signore Gesù che non escludeva nessuno nel suo
percorso", "riconosceva la presenza di Dio in coloro che erano
ai margini della società e anche persone che non appartenevano
al suo popolo".
Il Pontefice chiede infine ai giovani di dare, attraverso le
parole e le azioni, "un messaggio forte al nostro mondo che
rifiuta categorie vulnerabili" e di rendere "concreti i tuoi
sogni d'amore, di giustizia, di pace". "Vivi nel presente. Non
sacrificare la tua preziosa giovinezza sull'altare del piacere,
della artificiosità e superficialità. Non lasciare che i tuoi
sogni ti vengano rubati e aiuta a costruire una società degna di
questo nome", conclude il Messaggio del Papa. (ANSA).
Papa, viviamo in un mondo di guerre perché nessuno ascolta più
Ai giovani Taizé, 'costruite ponti, Gesù non escludeva nessuno'