Oltretevere

Card. Comastri, 'Wojtyla coraggioso, difese pace e famiglia'

L'omelia della messa per i dieci anni della canonizzazione

Card. Comastri, 'Wojtyla coraggioso, difese pace e famiglia'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 27 APR - Giovanni Paolo II "è stato un uomo coraggioso nell'epoca delle grandi paure; è stato un uomo deciso e coerente nell'epoca dei compromessi e della indecisione programmatica". Lo ha detto il cardinale Angelo Comastri nell'omelia della messa a San Pietro per i dieci anni dalla canonizzazione di San Giovanni Paolo II.
    "Giovanni Paolo II è stato coraggioso nel difendere la pace, mentre soffiavano venti di guerra. Chi non ricorda il coraggio dei suoi ripetuti e accorati appelli, anche quando non venivano ascoltati? Talvolta - ha ricordato Comastri - sembrava un profeta che parlava nel deserto dell'indifferenza: eppure Giovanni Paolo II non si è lasciato scoraggiare, ma ha continuato a dire ciò che lo Spirito di Gesù gli suggeriva nel santuario della coscienza. E Papa Francesco oggi continua questo accorato e inascoltato appello alla pace".
    Giovanni Paolo II è stato "un uomo coraggioso nel difendere la famiglia - ha proseguito il cardinale nell'omelia - in un'epoca in cui si è persa la consapevolezza dell'ineliminabile dualità sposo-sposa e padre-madre. Papa Wojtyła, con occhio profetico, aveva nitidamente percepito che oggi è in pericolo l'umanità dell'uomo, cioè il costitutivo progetto dell'umanità come famiglia, come uomo e donna che, attraverso l'amore fedele, diventano culla della vita e luogo insostituibile di crescita e di educazione della vita umana".
    Infine Comastri ha ricordato il rapporto tra Wojtyla e i giovani, a partire dalle Giornate Mondiali della Gioventù ideate proprio dal Papa polacco: "Egli è stato un uomo coraggioso nel cercare i giovani e nel parlare ai giovani. All'inizio del suo pontificato sembrava che la Chiesa non riuscisse più a intercettare il linguaggio dei giovani e non avesse più la credibilità presso le nuove generazioni. Giovanni Paolo II non ha accettato la fuga o la politica dello struzzo. Egli sapeva che i giovani senza Cristo, non avrebbero mai potuto trovare il senso della vita e non avrebbero mai potuto assaporare la verità affascinante dell'amore, che è dono di sé e non capriccio che tutto e tutti piega a sé. Il Papa ha cercato i giovani e i giovani l'hanno sentito amico: amico vero, amico sincero, amico che non scende a compromessi per avere audience, amico che non annacqua la proposta evangelica per diventare popolare, amico che non usa la demagogia per strappare gli applausi giovanili".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it