Oltretevere

Il Papa al G7 per la pace, Yermak in Vaticano

Pressing di Francesco per l'Ucraina e per il Medio Oriente

Redazione Ansa

(di Manuela Tulli) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 GIU - La costruzione di vie concrete di pace è tra le priorità di Papa Francesco che si prepara a prendere parte, primo Pontefice della storia, al G7 che si terrà la prossima settimana in Puglia. Il Papa dovrebbe essere a Borgo Egnazia venerdì 14, solo per alcune ore, anche se il Vaticano non ha ancora ufficializzato i dettagli di questa presenza del Papa. Francesco parlerà di intelligenza artificiale ma è evidente che porterà ai Grandi della terra la sua richiesta di mettere in campo ogni misura possibile per la pace. E dopo il momento di preghiera per il Medio Oriente, ieri nei Giardini Vaticani, nei quali ha messo insieme ai piedi dell'ulivo piantato dieci anni fa con Shimon Peres e Abu Mazen, gli ambasciatori di Israele e Palestina, oggi invece fari puntati sull'Ucraina. Il Papa ha infatti ricevuto in Vaticano Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.
    "È stata una conversazione importante. Ho informato Sua Santità sulla filosofia della Formula di Pace del Presidente Zelensky spiegando che questa è l'unica via per una pace giusta", informa lo stesso Yermak. Kiev guarda al G7 ma soprattutto al Summit per la pace in Ucraina che si terrà a giugno in Svizzera, e all'incontro per la ricostruzione del Paese che si terrà la prossima settimana a Berlino. "Per noi è di fondamentale importanza la partecipazione della Santa Sede", commenta l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash. Al centro dell'incontro tra il Papa e Yermak anche la questione del ritorno a casa dei bambini ucraini deportati in Russia e lo scambio dei prigionieri. Il capo di Gabinetto di Zelensky ha incontrato anche il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, e l'inviato del Papa per la pace in Ucraina, il card. Matteo Zuppi. L'ambasciatore ucraino riferisce che al Global Peace Summit in Svizzera ci sarà il cardinale Parolin, mentre all'evento della prossima settimana a Berlino ("Ukraine Recovery Conference) per la Santa Sede ci sarà monsignor Daniel Pacho, sottosegretario della Segreteria di Stato.
    C'è poi la missione di carattere umanitario condotta in questi mesi dal card. Zuppi, volta soprattutto al ritorno a casa di molti bambini ucraini che nei mesi di guerra sono stati deportati in Russia. "Stiamo facendo del tutto per riportarli a casa, il Papa ha espresso il suo sostegno all'Ucraina, l'ho ringraziato sinceramente", dice ancora Yermak.
    Quanto invece ad un possibile incontro bilaterale tra il Papa e il presidente Zelensky nell'ambito del G7 in Puglia, ad oggi non è confermato. Quasi sicuramente invece il Papa incontrerà faccia a faccia il presidente Usa Joe Biden, che non solo per la guerra in Ucraina ma anche per la difficile situazione in Medio Oriente ha un ruolo di primo piano. (ANSA).
   

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