(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 11 GIU - Qual è la vera natura
dello spazio e del tempo? Come conciliare le leggi della
meccanica quantistica con la relatività generale di Einstein che
regola il comportamento del campo gravitazionale nei primi
istanti dell'universo, il Big Bang? Sono alcune delle domande
che saranno al centro della conferenza scientifica "Buchi neri,
onde gravitazionali e singolarità spazio-temporali" che si terrà
alla Specola Vaticana di Castel Gandolfo dal 16 al 21 giugno
2024. Tra i 40 partecipanti all'incontro figurano i premi Nobel
Adam Riess e Roger Penrose; i cosmologi e fisici teorici Andrei
Linde, Joseph Silk, Wendy Freedman, Licia Verde, Cumrun Vafa e
il vincitore della Medaglia Fields Edward Witten.
Scienziati e religiosi allo stesso tempo, gli appartenenti
alla Specola sono la testimonianza del fatto che scienza e fede
possono non essere in antitesi. "Sono stato scienziato per
vent'anni prima di entrare nei Gesuiti e ho notato che essere un
membro della Chiesa dava agli altri la libertà di potermi dire a
quale Chiesa appartenessero loro", ha detto in una conferenza
stampa in Vaticano padre Guy Consolmagno, direttore della
Specola, spiegando che la comunità scientifica non è
necessariamente atea. Anzi, "considerato che nella cosmologia
siamo profondamente consapevoli di quanto non sappiamo, la
ricerca nella fede ci spinge ad affrontare domande fondamentali
per le quali ancora non c'è una risposta".
La conferenza celebrerà l'eredità scientifica di mons.
Georges Lemaître, "il sacerdote che ha corretto Einstein",
sottolineano gli scienziati della Specola. Lemaitre (1894-1966),
il fisico belga che ha sviluppato quella che oggi è conosciuta
come la teoria del Big Bang, è stato professore di fisica
all'Università Cattolica di Lovanio. Dal 1960 al 1966 è stato
anche presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.
Sacerdote devoto, apparteneva alla Fraternità Sacerdotale degli
Amici di Gesù. Negli anni Venti le osservazioni astronomiche
avevano rivelato un misterioso moto di recessione di galassie
lontane. Nel 1927, risolvendo le complicate equazioni della
teoria della relatività generale di Einstein, Lemaître spiegò
che questo moto era il risultato dell'espansione dell'Universo.
Questo poco prima che le osservazioni di Edwin Hubble
stabilissero una relazione, chiamata "legge di Hubble", che
collega la velocità di recessione e la distanza delle galassie.
Per questo motivo, nel 2018, l'Unione Astronomica Internazionale
ha votato affinché la "Legge di Hubble" venisse ribattezzata
"Legge di Hubble-Lemaître".
Alla conferenza della Specola è atteso un messaggio del Papa.
Il 21 giugno si terrà ad Albano Laziale anche un momento
divulgativo aperto a tutti coloro che sono interessati.
"Abbiamo messo insieme un dream-team di scienziati, speriamo
che questo porti a qualche nuova intuizione", confidano gli
organizzatori. (ANSA).
Il Vaticano celebra Lemaitre, il sacerdote che corresse Einstein
Un convegno della Specola, 'scienza e fede non sono in antitesi'