Oltretevere

Mons.Paglia,costruire 'civiltà della Terra',via per pace globale

Intervento a seminario di studio su Laudato si' e Fratelli tutti

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 25 GIU - Le due encicliche di papa Francesco Laudato si' e Fratelli tutti "costituiscono un dittico che colma il vuoto di visione. Tutti dovremmo coglierne la forza per la salvezza del pianeta e dell'umanità. La visione è chiara e comune: una sola casa (il pianeta) di cui prenderci cura e una sola famiglia (quella dei popoli) di cui essere responsabili". Lo ha detto l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nel suo intervento al seminario di studio "Dalla Laudato si' a Fratelli tutti: non c'è giustizia sociale senza giustizia climatica", in corso oggi a Palazzo San Calisto, a Roma.
    "Le due encicliche richiedono un superamento del vecchio antropocentrismo e spingono verso una nuova visone dell'umano", ha spiegato mons. Paglia, secondo cui "resta salda la conquista di un umanesimo che ha esaltato il valore e la dignità di ogni essere umano, chiunque egli sia, da ovunque egli giunga. Ma va perseguita una globalizzazione di questo umanesimo: l'umanesimo dei diritti umani, dei diritti delle donne, della libertà-eguaglianza-fraternità, della democrazia, della solidarietà globale".
    Secondo il presidente della Pav, "la diversità nell'unità è il tesoro dell'umanità; l'unità nella diversità è il tesoro dell'umanità: questa è la 'buona novella' del nuovo umanesimo per il terzo millennio. L'antico umanesimo aveva prodotto un universalismo astratto, ideale, di fatto segnato da un sostanziale etnocentrismo e da un antropocentrismo deviato".
    D'altra parte, "il nuovo umanesimo planetario nasce dalla coscienza di dover ripensare allo stesso tempo le relazioni umane e la relazione degli uomini con la natura".
    E "tale nuovo umanesimo planetario non può che produrre un universalismo concreto, reso tale dalla comunità di destino irreversibile che lega ormai tutti gli individui e tutti i popoli dell'umanità, e l'umanità intera all'ecosistema globale, al nostro pianeta Terra". Paglia ha parlato del "compito di costruire una 'civiltà' della Terra, di concepire una evoluzione antropologica verso la convivenza e la pace globale". "È una sfida che, per essere raccolta, richiede coraggio e forza di rinnovamento mentale e spirituale, per una nuova opera di edificazione umana e di fratellanza, consapevoli che l'umanità è stata sempre esaltata dalla speranza della fraternità", ha concluso. (ANSA).
   

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