(di Nina Fabrizio) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 27 GIU - Papa Pio XII era informato delle condotte depravate e riprovevoli di Marcial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo e del Regnum Christi, sacerdote, come emerse poi, dalla doppia vita fatta anche di abusi sessuali e psichici, e sarebbe stato sul punto di 'spretarlo' se non fosse sopraggiunta nel frattempo la propria morte, il 9 ottobre del 1958.
E' quanto hanno scoperto in questi anni di investigazione profonda, gli archivisti dell'Archivio segreto, guidati dal prefetto dell'Archivio apostolico vaticano, monsignor Sergio Pagano, di recente anche autore di un libro "Secretum", in cui ha rivelato molte delle scoperte documentali emerse scandagliando approfonditamente un Archivio contenente 85 km di scaffali.
L'intenzione di pubblicare la documentazione attestante che papa Pacelli avrebbe voluto stoppare Maciel e le sue depravazioni fin sul nascere, ha incontrato però le resistenze della macchina curiale che ha invitato l'Archivio a soprassedere, sine die. In particolare, a quanto apprende l'ANSA, sarebbe stata la Segreteria di Stato a non giudicare i tempi ancora maturi, invitando a tenere la documentazione ancora riservata.
"Questo Papa io lo stimo sempre più", diceva Pagano a proposito di Pio XII in una presentazione recente, "era un Papa travagliato ma molto onesto, penso per esempio a una cosa inedita che ho scoperto da poco, la pubblicheremo.. certo la societas perfecta come Chiesa perfetta di Cristo che aveva in mente si stava sgretolando, aveva molti problemi e li vedeva, c'era il lungo combattimento con i vescovi, adesso non posso qui dire il nome ma col tempo vedrete che verrà fuori, c'era già sotto di lui un certo fondatore di religiosi, molto chiacchierato, che si era messo abbastanza in vista poi a un certo punto il nunzio in certa nazione del Sudamerica comincia a dire al Papa, guardi che questo fondatore è chiacchierato, si parla anche di alcol, si parla anche di droghe che circolano attorno ai suoi amici". "Pio XII - continuava mons. Pagano - era sul punto di ridurlo allo stato laicale, purtroppo era la fine del pontificato, un cardinale ha aspettato la morte del Papa e ha ribaltato la frittata, dopo la morte quel fondatore fu difeso fino ad oggi quando è scoppiato lo scandalo, anni fa. Pio XII era un uomo forte e santo, integerrimo, anche se come tutti noi avrà avuto i suoi difetti".
Così mons. Pagano parlava la primavera scorsa, quando era convinto che la pubblicazione su Maciel, nato a Cotija nel marzo del 1920 da una famiglia "cristera", non avrebbe incontrato ostacoli e ancora non voleva "spoilerare" troppo sulla documentazione con le lettere inviate a Pio XII che allertavano chiaramente sulla condotta del fondatore dei Legionari, ordinato sacerdote dopo l'espulsione da diversi seminari, nel 1944 dallo zio Gonzales Arias nella basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico, nonostante non avesse completato gli studi canonici. Le denunce contro Maciel arrivano certamente in Vaticano già nel 1956 ma la morte di Pacelli sopraggiunge nell'ottobre del 1958 senza che il Papa riesca a mettere mano alla questione con i provvedimenti drastici che aveva in mente.
Che il Vaticano possegga una documentazione molto dettagliata, lo aveva detto anche il cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz che nel 2019 aveva dichiarato a 'Vida nueva' che già dal 1943 la Santa Sede aveva a disposizione accuse di pederastia nei confronti di Maciel. Soltanto nel 2006, con Benedetto XVI, il "falso profeta" come lo definì Ratzinger è stato condannato e allontanato dalla Chiesa cattolica. Secondo l'ultima relazione esaustiva elaborata dai Legionari stessi, padre Marcial Maciel Degollado ha abusato di almeno 60 minori nel corso della sua esistenza ma i numeri sono da considerarsi per difetto. (ANSA).
PRECISAZIONE - CITTÀ DEL VATICANO, 28 GIU - "Non è vero che io stessi preparando, o avessi intenzione di preparare un libro suMaciel Degollado". Inoltre "non è vero che la Segreteria di Stato abbia mai intimato al sottoscritto di 'soprassedere' su tale inesistente pubblicazione". E' quanto afferma monsignor Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio apostolico vaticano, in relazione al servizio più in alto pubblicato nel quale - dice - "si citano mie frasi dette in conferenze della primavera scorsa. Queste sono vere", Nel servizio "però - aggiunge monsignor Pagano. - si dicono cose del tutto false e inconsistenti". "I documenti sul fondatore dei Legionaridi Cristo posseduti da questo Archivio sono a disposizione ditutti gli studiosi che vogliano indagarli fin dalla apertura del pontificato di Pio XII (anno 2000) - sottolinea il prefetto -. Non vi sono né scoop, né censure, né reticenza. Il tutto si ragiona sul puro piano storico". "Questo Archivio apostolico vaticano - ribadisce in conclusione mons. Pagano - non ha mai avuto, né ha in programma alcuna pubblicazione su Marcial Maciel Degollado".