(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 13 LUG - La Santa Sede chiede un
cessate il fuoco su tutti i fronti della guerra in corso a Gaza
e in Israele, "il rilascio immediato degli ostaggi israeliani a
Gaza, la consegna senza ostacoli degli aiuti essenziali al
popolo palestinese e il rispetto del diritto umanitario
internazionale da parte di tutte le parti coinvolte, senza
eccezioni". A ribadirlo è l'arcivescovo Gabriele Caccia,
osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite
di New York, nella sua dichiarazione di venerdì 12 luglio al
Comitato ad hoc dell'Assemblea Generale per l'annuncio di
contributi volontari all'Unrwa.
Monsignor Caccia sottolinea che la delegazione della Santa
Sede ribadisce "il proprio sostegno al mandato" dell'Unrwa,
"soprattutto alla luce delle attuali circostanze". Riafferma il
ruolo cruciale dell'Agenzia "nell'affrontare i bisogni
fondamentali di oltre 5 milioni di rifugiati palestinesi in
Medio Oriente, specialmente nel contesto della catastrofica
crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza". Di
conseguenza, la Santa Sede "riafferma il suo impegno di sostegno
finanziario e incoraggia tutti gli Stati membri a contribuire
all'Unrwa o a riprendere i contributi per sostenere gli sforzi
cruciali dell'Agenzia".
L'arcivescovo Caccia "esorta le parti coinvolte nelle ostilità
a Gaza a impegnarsi in un dialogo costruttivo sulle proposte di
pace", compresa quella delineata nella Risoluzione 2735 del
2024) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La Santa Sede chiede inoltre "la riapertura di tutti i punti
di ingresso a Gaza per facilitare la consegna della tanto
necessaria assistenza umanitaria, compresi cibo, acqua e
medicine, alla popolazione sofferente di Gaza". E sottolinea
l'importanza "di una distribuzione ordinata di cibo e provviste,
con particolare attenzione ai bambini e ai bisognosi".
Infine, la Santa Sede ribadisce che in qualsiasi conflitto "i
luoghi che devono garantire la protezione della popolazione
civile, come scuole, ospedali e luoghi di culto, e le strutture
delle Agenzie delle Nazioni Unite non possono essere utilizzati
per o essere presi di mira da operazioni militari". Infatti è
dovere di tutte le parti garantire la sicurezza del personale
umanitario, impegnato in sforzi instancabili per assistere chi
ha bisogno. (ANSA).
Gaza: S.Sede, urgente cessate il fuoco, aiuti a gente stremata
Mons.Caccia, 'rilascio immediato degli ostaggi israeliani'