Oltretevere

Il Papa in Belgio, contestato per le parole sulle donne

Frena sui ruoli nella Chiesa. L'Università Cattolica protesta

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 29 SET - "La Chiesa è donna, non è maschio" ma "è brutto quando la donna vuole fare l'uomo" e non bisogna essere ideologici sui ruoli perché "non siamo una multinazionale". Il Papa, all'Universitè Catholique di Louvain in Belgio risponde così ad una lettera letta dai giovani studenti, a nome di tutta la comunità accademica, che ha accolto il Papa per i suoi 600 anni. Nella lettera si sottolineava, senza tanti giri di parole che "le donne sono invisibili" nella Chiesa quando sono proprio loro a portarne sulle spalle il peso più grande. L'atmosfera di festa, con la musica jazz e il teatro dell'ateneo stracolmo, non ha frenato il disappunto per il discorso di Papa Francesco. All'uscita, mentre il Papa andava via con tanta gente che pur lo salutava e applaudiva, alcune studentesse avevano organizzato un vero e proprio volantinaggio.
    La nota diramata alla stampa internazionale non è firmata e quindi sembra coinvolgere tutta la comunità accademica, compresi i professori.
    "Donna è accoglienza feconda, cura, dedizione vitale", aveva detto il Papa. Ha ammesso "ingiustizie" e "pregiudizi ideologici" ma ha anche chiarito che "bisogna ritrovare il punto di partenza: chi è la donna e chi è la Chiesa. La Chiesa è il popolo di Dio, non un'azienda multinazionale".
    La nota dell'Università Cattolica, tra l'altro guidata da una donna, Francoise Smets, è durissima: esprime "disapprovazione" e "disaccordo" per queste parole che definisce "incomprensibili".
    L'ateneo afferma di essere una realtà "inclusiva" impegnata a "combattere il sessismo e la violenza sessuale" e sottolinea che ognuno deve avere il suo ruolo nella società "al di là del genere o dell'orientamento sessuale". Fa appello alla Chiesa affinché "segua lo stesso cammino senza discriminazione".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it