(ANSA) - ROMA, 18 OTT - "Il linguaggio visivo del Cinema può
diventare strumento di Cultural Diplomacy, soprattutto in questo
momento di guerre e conflitti in particolare nei paesi del Medio
Oriente che si affacciano sul Mediterraneo". Lo afferma
monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia
Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali e professore
all'Università Telematica Internazionale Uninettuno, in vista
dell'evento 'À Première Vue' in programma oggi pomeriggio presso
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma durante la giornata
dedicata ai cortometraggi nell'ambito della Festa del Cinema di
Roma.
Si tratta di una iniziativa che ha l'obiettivo di supportare
i giovani talenti del cinema del Mediterraneo attraverso la
diffusione delle loro opere prime sostenendo così l'incontro e
il dialogo tra le culture dei paesi della sponda nord e sud del
Mare Nostrum. Una esperienza nata all'interno della Copeam
(Conferenza Permanente dell'Audiovisivo Mediterraneo) che
coinvolge gli studenti grazie alla collaborazione tra
l'Università Telematica Internazionale Uninettuno, Tv5 Monde e
le scuole di Cinema di Marrakech, Beirut, Tunisi e Algeri e che
arriva in Italia in virtù del supporto di Rai Cinema, Anica
Academy e Alice nella Città.
Per monsignor Viganò "l'opportunità di vedere e confrontarsi
sulle opere dei giovani autori del Libano, Marocco, Algeria,
Tunisia diventa un atto simbolico che riporta il cinema alla sua
dimensione originale, ovvero uno strumento potentissimo per
osservare il mondo in chiave empatica ed emozionale". Un modo
per ribadire il ruolo dell'arte e della bellezza per alimentare
la speranza, come spesso evidenziato da Papa Francesco in linea
con il magistero dei suoi predecessori.
Oltre ai giovani autori dei film e ai direttori delle scuole
di cinema partner del progetto, all'appuntamento sarà presente
anche Maria Amata Garito, Rettore dell'Università Telematica
Internazionale Uninettuno, per sottolineare l'impegno
dell'Ateneo nel fornire ai propri studenti occasioni di incontro
e di dialogo attraverso la collaborazione accademica con le
università e le scuole dei paesi del Mediterraneo, dell'Africa e
del Medio Oriente. (ANSA).
Mons. Viganò, il cinema può essere strumento di diplomazia
Oggi i corti dei giovani talenti del Mediterraneo