(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 31 OTT - Il Papa, parlando al
Dicastero della Comunicazione, ha sottolineato che "si comunica
con il cuore". "Siete chiamati a un compito grande ed
entusiasmante: quello di costruire ponti, quando tanti innalzano
muri, i muri delle ideologie; quello di favorire la comunione,
quando tanti fomentano divisione; quello di lasciarsi
coinvolgere dai drammi del nostro tempo, quando tanti
preferiscono l'indifferenza.
"Permettetemi di raccontarvi il mio sogno - ha proseguito
Papa Francesco -. Sogno una comunicazione che riesca a
connettere persone e culture. Sogno una comunicazione capace di
raccontare e valorizzare storie e testimonianze che accadono in
ogni angolo del mondo, mettendole in circolo e offrendole a
tutti". "Sogno una comunicazione fatta da cuore a cuore,
lasciandoci coinvolgere da ciò che è umano, lasciandoci ferire
dai drammi che vivono tanti nostri fratelli e sorelle. Per
questo vi invito a uscire di più, a osare di più, a rischiare di
più non per diffondere le vostre idee, ma per raccontare con
onestà e passione la realtà. Sogno una comunicazione che sappia
andare oltre gli slogan e tenere accesi i riflettori sui poveri,
sugli ultimi, sui migranti, sulle vittime della guerra. Una
comunicazione che favorisca l'inclusione, il dialogo, la ricerca
della pace - ha detto ancora il Pontefice -. Quanta urgenza c'è
di dare spazio agli operatori di pace! Non stancatevi di
raccontare le loro testimonianze, in ogni parte del mondo. Sogno
una comunicazione che educhi a rinunciare un po' a sé per fare
spazio all'altro; una comunicazione appassionata, curiosa e
competente, che sappia immergersi nella realtà per poterla
raccontare".
Quindi l'appello ai media vaticani: "Aiutatemi con una
comunicazione che è strumento per la comunione. Nonostante il
mondo sia squassato da terribili violenze, noi cristiani
sappiamo guardare alle tante fiammelle di speranza, alle tante
piccole e grandi storie di bene".
Infine il Papa ha menzionato il Giubileo: "E' una grande
occasione per testimoniare al mondo la nostra fede e la nostra
speranza. Vi ringrazio fin d'ora per tutto ciò che farete, per
l'impegno del Dicastero nell'aiutare sia i pellegrini che
verranno a Roma, sia chi non potrà viaggiare, ma grazie ai media
vaticani potrà seguire le celebrazioni giubilari sentendosi
unito a noi". (ANSA).
Il Papa, 'sogno una comunicazione che favorisca la pace'
Udienza al Dicastero della Comunicazione, 'costruite ponti'