Oltretevere

Ancora polemiche sulla mascotte del Giubileo, 'pecunia non olet'

Siti tradizionalisti, "il creativo ha prodotto anche sex toys"

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 02 NOV - Ancora polemiche sulla mascotte del Giubileo, Luce. Il pupazzo, che ricorda i fumetti manga e che rappresenta una pellegrina, ospite anche del Lucca Comics, continua a suscitare perplessità soprattutto tra le frange più conservatrici della Chiesa.
    "Possibile che il Vaticano, nel commissionargli il lavoro, non sapesse che si stava affidando ad un creativo del settore del merchandising applicato a marchi commerciali che nel suo carnet di tutto rispetto aveva anche prodotti che difficilmente potrebbero essere associati alla Chiesa come vibratori a forma di diavolo e unicorni arcobaleno?", si chiede La Nuova Bussola Quotidiana. Anche il portale tradizionalista 'Informazione Cattolica' sottolinea: "Una banale ricerca sui motori di ricerca, avrebbe svelato che Simone Legno", il creativo che ha realizzato la mascotte, "è molto attivo sui social con il suo brand 'Tokidoki' e che nel suo carnet ha prodotto gadget per il Gay Pride". Quindi commenta: "Una sempreverde gag che aleggia nel clero ribadisce che Dio è Uno, Trino e Quattrino", "Fede & Pecunia non olet".
    Della mascotte in questi giorni si sono occupati, con toni diversi, anche trasmissioni in radio e tv, da 'Propaganda Live' su La7 a Radio Radio.
    La mascotte non è un gadget ancora presente nei punti vendita intorno al Vaticano. Non era esposta neanche nell'Official Area della Basilica di San Pietro che è stata inaugurata questa settimana a Via della Conciliazione. (ANSA).
   

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