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Il Papa, 'nel tempo delle migrazioni stiamo diventando disumani'

'Nessuno può affrontare tema isolatamente, con leggi repressive'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Di fronte alla sfida delle migrazioni "nessun Paese può essere lasciato solo e nessuno può pensare di affrontare la questione isolatamente attraverso leggi più restrittive e repressive, talvolta approvate sotto la pressione della paura o in cerca di vantaggi elettorali. Al contrario, così come vediamo che c'è una globalizzazione dell'indifferenza, dobbiamo rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione, affinché le condizioni degli emigranti siano umanizzate". E' quanto afferma papa Francesco nel suo nuovo libro "La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore", in uscita per il Giubileo 2025 e di cui il quotidiano La Stampa anticipa oggi alcuni brani.
    "Riaffermo qui che 'è assolutamente necessario affrontare nei Paesi d'origine le cause che provocano le migrazioni' (Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017). È necessario che i programmi attuati a questo scopo - scrive il Papa nel libro - garantiscano che, nelle aree colpite dall'instabilità e dalle ingiustizie più gravi, si dia spazio a uno sviluppo autentico che promuova il bene di tutte le popolazioni, in particolare dei bambini e delle bambine, speranza dell'umanità. Se vogliamo risolvere un problema che tocca tutti noi, dobbiamo farlo attraverso l'integrazione dei Paesi di origine, di transito, di destinazione e di ritorno dei migranti". (ANSA).
   

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