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Francescani Aleppo, prezzi alle stelle, tanti ci chiedono cibo

P. Karakash, un litro di benzina costa un decimo del salario

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 04 DIC - La situazione ad Aleppo è abbastanza calma ma "la gente continua ad essere impaurita e la fame è diventata un pericolo reale. I prezzi dei viveri sono alle stelle". "La nostra chiesa è diventata un punto di distribuzione ma l'aumento del numero delle persone che chiedono cibo ci mette in difficoltà per i limiti delle nostre possibilità e ci dispiace molto il fatto di non poter saziare tutti… le priorità al momento sono i bambini e gli anziani". Lo riferisce oggi all'ANSA fra Bahjat Karakash, francescano della Custodia di Terra Santa e responsabile del convento di Aleppo.
    "La corrente elettrica torna a mancare per lunghe ore; ma oggi è tornata la disponibilità della benzina. Ovviamente per chi ha soldi in tasca, perché un litro costa quasi un decimo di un salario medio", racconta il francescano.
    Tra le file delle persone in difficoltà ci sono "gli impiegati pubblici che a fine novembre non hanno potuto ricevere i loro salari, e adesso devono arrangiarsi fino a quando si risolverà il problema del loro impiego".
    Le forze che stanno occupando Aleppo "mandano messaggi di tolleranza e civiltà, istituiscono commissioni di sicurezza, si rendono disponibili ad ogni richiesta". Ma questo non basta alla gente che ha paura di ritornare alla guerra civile. "Alcuni continuano a chiedere che cosa sia giusto fare? Partire o restare? E se il fuoco della battaglia dovesse riaccendersi presto nella città? E se dovessero esserci bombardamenti sui civili? E se la tolleranza mostrata oggi dovesse tramutarsi domani in leggi discriminatorie?". Per padre Bahjat "sono tutte domande legittime alle quali nessuno sa rispondere". (ANSA).
   

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