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Francescani Terra Santa, ci auguriamo per la Siria tolleranza

Custodia, "Restiamo accanto alle comunità come sempre fatto"

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 09 DIC - "Ci auguriamo che il processo di democratizzazione che sembra animare le forze che hanno preso il potere in Siria, sia ispirato dai principi di accoglienza, tolleranza e multiculturalismo di cui il medio oriente è sempre stato culla". Lo sottolinea la Custodia di Terra Santa assicurando che "le comunità cristiane e le fraternità francescane sapranno dare il loro contributo alla rinascita democratica del paese e alla sua ricostruzione".
    I francescani della Custodia ricordano come "per anni la situazione della Siria è apparsa su tutti i media internazionali come una situazione drammatica, colpita prima da una guerra civile durata 14 anni, distrutta poi da un violento terremoto e con un territorio diviso tra tante fazioni in guerra tra loro.
    Quanto successo negli ultimi giorni, in maniera così improvvisa e repentina ha portato un gruppo di miliziani di Hayat Tahrir Al-Sham, che occupava la parte nord occidentale del paese, a conquistare in pochi giorni le città principali del paese e la capitale segnando la fine del governo del presidente Bashar al-Assad e il suo ricorso all'asilo politico all'estero".
    La Custodia ricorda che "le comunità cristiane presenti in Siria hanno partecipato alle tragedie che hanno colpito il paese in questi anni, molti cristiani sono rimasti, ma molti di più sono partiti e arrivati in maniera più o meno fortunosa nei paesi vicini, in Europa, o nelle Americhe. Le comunità francescane che si prendono cura di loro sono rimaste nei luoghi dove la tradizione francescana è oramai un segno consolidato e hanno supportato la vita delle comunità e dato aiuto umanitario a tutti coloro che lo chiedevano. I frati non hanno abbandonato le loro comunità e vogliono continuare a testimoniare, in questi luoghi che sono stati la culla delle prime comunità cristiane, lo spirito missionario che ha animato Francesco di Assisi".
    La Custodia ricorda infine i martiri di Damasco, da poco canonizzati da Papa Francesco: il loro esempio "anima i frati a essere una presenza non solo simbolica, ma anche fattiva e solidale con tutti, promotrice di dialogo, di fraternità, di giustizia e pace". (ANSA).
   

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