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Il Papa ai giovani, non piegatevi a richieste che vi umiliano

"Il mondo del lavoro a volte è invivibile"

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 17 DIC - "Il mondo del lavoro è un mondo umano, in cui ognuno è connesso a tutti. E purtroppo anche questo mondo è inquinato da dinamiche e comportamenti negativi che lo rendono a volte invivibile. Insieme alla cura del creato è necessaria la cura della qualità della vita umana, la ricerca della fraternità umana e dell'amicizia sociale, perché i nostri legami contano più dei numeri e delle prestazioni". Lo dice il Papa in un messaggio ai partecipanti alla III edizione di "LaborDì: un cantiere per generare lavoro" promosso dalle Acli di Roma.
    Il Papa, rivolto ai giovani, afferma che, avvicinandosi al mondo del lavoro, "è importante che teniate ben salde sia la coscienza della vostra unicità, che prescinde da qualsiasi successo o insuccesso, sia la propensione a stabilire con gli altri rapporti sinceri. In molti ambienti sarete, allora, una rivoluzione gentile. Non piegatevi a richieste che vi umiliano e vi procurano disagio - è il messaggio del Pontefice -, a modi di procedere e a pretese che sporchino la vostra genuinità". "Non omologatevi a modelli in cui non credete, magari per ottenerne prestigio sociale o del denaro in più. Il male ci aliena, spegne i sogni, ci rende soli e rassegnati". Se nel mondo del lavoro non "si entra insieme" ma "ciascuno per conto suo", "diventeremmo rapidamente ingranaggi di una macchina e chi ha potere potrebbe fare di noi qualunque cosa".
    "E quando il lavoro viene organizzato senza cuore, allora è in pericolo la dignità umana di chi lavora, o non trova lavoro, o si adatta a un lavoro indegno. Oggi è l'economia stessa ad accorgersi che il saper fare non basta, che le prestazioni non sono tutto. A questo basteranno sempre più le macchine. Umana, invece, è l'intelligenza del cuore, la ragione che sente le ragioni altrui, l'immaginazione che crea ciò che ancora non è, la fantasia per cui Dio ci ha resi tutti diversi. Siamo 'pezzi unici', aiutiamoci a vicenda a ricordarcelo", ha concluso il Papa. (ANSA).
   

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