(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 18 DIC - La situazione in Siria
resta in divenire e per certi versi contraddittoria. Ma resta la
speranza di costruire un processo che porti ad elezioni
democratiche nel Paese.
Tutte le componenti della società stanno preparando le loro
proposte sul futuro del Paese. "Anche noi cristiani ci siamo
mossi con incontri di studio e proposte che saranno presentate
ai tre patriarchi presenti a Damasco (greco melchita, greco
ortodosso e siriaco ortodosso) che avranno poi il compito di
stillarne un testo da presentare alla commissione
costituzionale. I punti salienti delle proposte sono: uno stato
democratico e civile, in cui tutti i cittadini abbiano gli
stessi diritti e doveri. Siamo coscienti che non sarà facile
trovare una formula che soddisfi tutti, visto che la Siria è un
Paese molto variegato, ed il rischio di un governo islamista di
un solo colore, che esclude gli altri resta reale. Tale
possibilità sarebbe un forte rischio di una nuova dittatura
oppure di una forte instabilità del Paese, ma ovviamente non ci
arrendiamo e contiamo anzitutto su moltissimi siriani illuminati
che vogliono uno stato civile e democratico, sperando che la
comunità internazionale aiuti queste correnti ad avere una voce
in capitolo".
Per quanto riguarda la vita quotidiana restano problemi:
"Alcuni servizi sono sospesi, mentre altri vanno abbastanza
bene. Aleppo ha sofferto la sete per oltre otto giorni a causa
di un attentato alla stazione idrica, compiuto dalle forze del
partito curdo 'Le forze democratiche siriane', che stanno
negoziando con Damasco per un pieno inserimento dei curdi nel
processo politico che porterà alla nascita del nuovo Stato".
(ANSA).
Religiosi di Aleppo, ci sono segni di islamizzazione ma speriamo
I cristiani preparano proposte per la commissione costituzionale