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Siria: messe di Natale anticipate per il coprifuoco

Mons. Jallouf, "Sogno un Paese in pace, libero e democratico"

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 19 DIC - "In tutte le chiese del Paese ci stiamo preparando a celebrare il Natale: abbiamo allestito i presepi e gli alberi di Natale e faremo un triduo di preparazione con i fedeli, soprattutto attraverso il sacramento della penitenza": lo riferisce mons. Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa e oggi vicario apostolico latino di Aleppo.
    "I nuovi governanti ci hanno invitato a celebrare le nostre liturgie come al solito. Allo stesso tempo - dice mons. Jallouf al portale di informazione della Custodia - , è richiesta delicatezza nel celebrare: molte persone tra noi e intorno a noi sono in lutto, dopo anni in cui è stato versato molto sangue".
    La messa della notte di Natale è stata anticipata alle 18.00 a causa del coprifuoco. Il giorno di Natale, mons. Jallouf celebrerà una messa solenne che sarà trasmessa in tv dal canale "Siria", un tempo anti-regime e oggi canale governativo.
    Il Vicario di Aleppo è fiducioso per il futuro. Una sicurezza che deriva in parte dalla sua conoscenza diretta di Abu Mohammad al-Joulani, oggi leader della rivolta anti-Assad e nuovo volto della Siria, in passato leader dei jihadisti di al-Nuṣra, che hanno dominato la regione di Idlib durante la guerra civile. È proprio nella regione di Idlibe che mons.
    Jallouf ha vissuto tutti gli anni della guerra civile. "Prima del 2018 eravamo perseguitati, eravamo considerati nella categoria più bassa, senza diritti umani. Ci hanno preso tutte le proprietà, le case, la terra". Poi qualcosa è cambiato: "Dal 2018, quando hanno cominciato a pensare di fare uno Stato, hanno cambiato tutto: hanno cambiato atteggiamento verso di noi cristiani, ci hanno restituito tutto e hanno fatto quello che avevano promesso. Per questo dico che sono leali. Se continuano su questa strada, c'è speranza".
    "Sogno una Siria libera e democratica, in pace, sicura e accogliente, dove la qualità di tutte le persone è garantita.
    Vedo la Siria come un mosaico: ci sono tutti i pezzi per fare un mosaico, ma se togli certi colori, l'immagine è rovinata. Il mio sogno è un mosaico completo della Siria", dice il francescano.
    (ANSA).
   

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