Oltretevere

Astalli, cd sosterrà progetti con scuole

Tra cantanti Bennato, Ruggiero, Marcorè, Manson

Astalli, cd sosterrà progetti con scuole

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, esce 'Yayla - musiche ospitali', doppio Cd realizzato dal Centro Astalli in collaborazione con Appaloosa Records. "Yayla è l'incontro tra artisti di diverse provenienze e generi per dar vita a un viaggio musicale in cui i confini vengono superati dalla bellezza delle parole, delle note", spiega il Centro Astalli.
    Yayla, in turco, vuol dire transumanza. "Una parola che evoca il ricordo di quando migrare era un tempo del vivere, una stagione che tornava ogni anno, il respiro di intere comunità.
    Vie percorse a piedi, collegamenti antichi che fanno parte della natura e della memoria, più che della geografia", ricorda il centro rifugiati dei Gesuiti.
    Complessivamente sono stati oltre 130 i musicisti che hanno preso parte al progetto Yayla, portando parole e melodie che raccontano e accostano migrazioni antiche e contemporanee. Tra loro: Antonella Ruggiero, che ha realizzato "Nuova terra" con un nuovo mixaggio, Neri Marcorè con Giua, Edoardo Bennato, che insieme all'americano Jono Manson e al pakistano Saif Samejo ha appositamente registrato una nuova versione de "L'isola che non c'è"; gli statunitensi Ben Glover, Bocephus King, in coppia con Saba Anglana, Thom Chacon con Violante Placido, Ben Glover degli Orphan Brigade, Sara Jane Ceccarelli, Michele Gazich, The Gang, Marius Seck. Il doppio Cd contiene, inoltre, quattro brani recitati, che danno voce ai rifugiati accolti dal Centro Astalli, interpretati da Erri De Luca, Valerio Mastrandrea, Donatella Finocchiaro ed Evelina Meghnagi.
    I proventi derivanti dalla vendita di Yayla contribuiranno a sostenere i progetti per le scuole del Centro Astalli, 'Finestre e Incontri', che ogni anno danno l'opportunità a migliaia di studenti in tutta Italia di fare un'esperienza diretta di incontro con un rifugiato e un testimone di un'altra religione nella propria classe: "il modo più efficace - commenta il centro dei Gesuiti - di combattere pregiudizi e xenofobia". (ANSA).
   

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