(ANSA) - ROMA, 25 MAG - E' una vera e propria opera
letteraria, più precisamente un epistolario che raccoglie le
lettere immaginarie che l'allora patriarca di Venezia, Albino
Luciani, aveva scritto indirizzandole a personaggi storici e
mitici di tutti i tempi e luoghi. I personaggi spaziano da
Penelope a Mark Twain, da Pinocchio a Trilussa, da Ippocrate a
Marconi, da Goldoni a Santa Teresa, per finire al più importante
di tutti, Gesù. Quest'opera è tornata nei giorni scorsi a
Venezia per la presentazione a Palazzo Ducale dell'edizione
critica, curata da Stefania Falasca, vice presidente della
fondazione vaticana Giovanni Paolo I, e pubblicata dalle
Edizioni Messaggero Padova.
"E' un'opera letteraria che, attraverso il lavoro sulle
fonti, per la prima volta viene pubblicata in edizione critica,
partendo dalla sua genesi, come sono nate queste lettere, ed è
emblema di un singolare dialogo che nasce dalle carte e i libri
della sua inseparabile biblioteca", sottolinea Falasca
ricordando come "Venezia sia anche il luogo dove è nata la prima
biblioteca pubblica. Petrarca aveva sognato di aprire qui la
prima biblioteca per tutti e proprio dalle lettere di Petrarca,
Luciani prende spunto per il titolo 'Illustrissimi'".
Il Prefetto del Dicastero vaticano per la Cultura , il card.
José Tolentino da Mendonça, autore della prefazione, sottolinea
che "non possiamo raccontare la storia di Venezia senza parlare
di quell'invenzione umana, fondamentale che sono i libri. Non si
comprende Venezia se non si ricordano i tanti libri ad essa
associati, tra cui l'epistolario di Albino Luciani".
"Giovanni Paolo I - evidenzia il cardinale Segretario di
Stato Pietro Parolin - è stato il primo pontefice ad avere
costantemente adottato nei suoi interventi uno stile
colloquiale, rilevando l'importanza della conversazione anche
nell'insegnamento religioso. Ma questa stile colloquiale non è
mai lasciato all'improvvisazione".
Il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, richiama
la recente visita di Papa Francesco nella quale "ci ha ricordato
che Venezia è una citta fragile, è una citta che è un risultato
di un equilibrio tra il bello della natura e il bello che ha
creato l'uomo, e tra le calli e le fondamenta di questa città
così fragile e bella ha passeggiato anche Albino Luciani. Con il
suo stile è sempre stato capace di stare in mezzo alla gente e
di chinarsi per aiutare gli altri ad andare più in alto".
L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo
I in collaborazione con il ministero della Cultura. (ANSA).
Venezia riscopre 'Illustrissimi', l'opera letteraria di Luciani
A Palazzo Ducale la presentazione dell'edizione critica