(ANSA) - ROMA, 10 AGO - "Piccolissimi semi di pace, che però
sono decisivi quando c'è solo il terribile seme della guerra".
Il card.
Lo slogan dell'iniziativa ricorda che "insieme è più bello: è
bellissimo per chi esce dalla guerra, dalla violenza, dalle
notti con le bombe, dal papà che non è tornato, dall'angoscia di
qualcosa di tanto grande che cambia tutta la vita", ha
sottolineato il presidente della Cei che ieri, presso la
Parrocchia San Martino Vescovo a Chieti Scalo, ha incontrato i
minori accolti nella Diocesi di Chieti-Vasto. "Qui ritrovano
finalmente un po' di pace: questa è come una luce che siamo
sicuri riporteranno in Ucraina", ha aggiunto il card. Zuppi
evidenziando che "il seme più bello è anche per noi, perché
molte volte noi sappiamo che cosa fare di fronte a un male così
grande e questo lo possiamo fare". "Dinanzi alla guerra, a
quella macchina di morte - ha aggiunto - tutti possiamo fare la
cosa più importante di tutte che è pregare, ma anche, come
ricorda San Martino, dividere".
Sono numerose le famiglie che hanno deciso di aprire le porte
delle loro case ai ragazzi ucraini: "è un'esperienza positiva -
rileva don Marco Pagniello, direttore della Caritas Italiana -
non solo per i bambini e per i loro accompagnatori, ma
soprattutto per le Diocesi che li hanno accolti, le parrocchie
che hanno avuto la possibilità di toccare con mano gli orrori
della guerra e di dare loro speranza, così che rientrando nel
loro Paese potranno raccontare e sperimentare che la pace è
possibile quando le persone si incontrano".
I piccoli che hanno ricevuto la visita del card. Zuppi fanno
parte del gruppo di 730 minori arrivati da contesti provati dal
conflitto che hanno trascorso o stanno trascorrendo un periodo
in Italia, al mare o in montagna. (ANSA).
Zuppi, 'l'accoglienza dei ragazzi ucraini è un seme di pace'
In Italia per trascorrere un periodo di vacanza