Rubriche

Amirante, giornata contro violenza sulle donne non sia un rito

Nuovi Orizzonti, 'troppe volte inascoltato il grido silenzioso'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - "Ogni anno, il 25 novembre, ci fermiamo per riflettere sul dramma delle violenze contro le donne. Eppure, non possiamo permetterci di ridurre questa Giornata a un mero rituale. È troppo grande la sofferenza di milioni di donne ferite, troppo straziante il grido silenzioso che ancora troppe volte resta inascoltato". Lo sottolinea Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti.
    Oltre ai numerosi fatti registrati dalla cronaca "c'è una realtà ancora più agghiacciante: sono migliaia le donne che non denunciano per paura, vergogna o perché intrappolate in relazioni tossiche da cui non riescono a uscire. E, come ci ricordano le tragiche cronache di questi giorni, l'escalation di abusi psicologici e fisici può culminare nell'omicidio: una donna uccisa ogni tre giorni in Italia, spesso per mano di chi diceva di amarla. C'è una radice culturale che dobbiamo avere il coraggio di sradicare. L'amore non può mai diventare possesso, controllo o violenza", sottolinea Amirante. "Dobbiamo insegnare a distinguere l'amore autentico da ciò che lo tradisce e lo distorce. L'amore vero custodisce, rispetta e valorizza l'altro.
    Non possiede, imprigiona, lede la dignità e i diritti fondamentali della persona che si dice di amare. Non possiamo limitarci a indignarci o a chiedere pene più severe per i carnefici, anche se necessarie. La vera sfida è prevenire.
    Questo richiede un impegno collettivo per educare uomini e donne al rispetto reciproco, alla parità, alla bellezza di relazioni libere dalla logica del dominio e della possessività", conclude.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it