Rubriche

D.Buonaiuto, non essere complici della violenza contro donne

Il sacerdote evidenzia il ruolo delle famiglie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - In occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, don Aldo Buonaiuto, fondatore di Interris.it e sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha dichiarato: "I complici delle violenze sulle donne sono coloro che potrebbero risvegliare le coscienze in tutti gli ambiti della società a partire dalle agenzie educative le quali spesso sembrano essere più sulla difensiva invece di occuparsi del tragico fenomeno".
    "Le scarpe e le panchine rosse sono diventati simboli che rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi. Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. La ricorrenza venne ufficializzata esattamente 25 anni fa e in un quarto di secolo la situazione è tutt'altro che migliorata", sottolinea il sacerdote.
    "Di tutte le forme di violenza di genere quella barbaramente esercitata sulle vittime della tratta è la più 'invisibile' e rimossa dall'opinione pubblica. Nella prefazione al mio libro 'Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada' Papa Francesco - ricorda don Buonaiuto - scrive: 'Una persona non può mai essere messa in vendita, così l'iniquità del mondo ricade sulle più fragili e indifese creature. È una ferita alla coscienza collettiva, è patologica la mentalità per cui una donna vada sfruttata come se fosse una merce da usare e poi gettare. È una malattia dell'umanità, un modo sbagliato di pensare della società'".
    Per don Buonaiuto, infine, "è fondamentale il ruolo delle famiglie perché i condizionamenti di ogni tipo vanno contrastati con un'azione educativa che, a partire dalle mura domestiche, valorizzi la persona con la sua dignità". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it